Marco Mengoni fa il bis. Il cantante di Ronciglione porta a casa per la seconda volta l’ambito premio canoro sanremese, il Leone d’Oro rampante sulla palma, con il brano Due Vite.
Favorito già dalla prima serata, ha fatto emozionare la platea, il pubblico a casa e la stampa con la sua esibizione e con il duetto insieme ai Kingdom Choir, che gli ha permesso di incassare anche il premio delle cover.
“Dedico il premio a tutte le donne in gara”, esclama Marco Mengoni tra le lacrime dopo aver ritirato il premio, tenendo conto che quest’anno tra i primi 5 non si è classificata nemmeno una cantante. Non ci resta che aspettarlo ora a Liverpool per tifarlo all’Eurovision 2023, attendendo che il nostro Paese porti a casa un’altra vittoria.
Ma qual è il significato del brando Due Vite, vincitore del Festival di Sanremo 2023?
Due vite parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze e vite che attraversiamo nel corso della nostra esistenza. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza. È un viaggio fatto di incontri che guardano sia dentro di noi che fuori, agli altri, e che racconta di come sia solo il nostro inconscio a custodire la reale verità del sentimento che stiamo vivendo.
Per chi volesse cantarla riportiamo anche il testo del brano Due Vite di Marco Mangoni
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo, ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così, che solleva le strade
Con il cielo ad un passo da qui, siamo i mostri e le fate
Dovrei telefonarti, dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse e non ho più difese
Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota chе sembra la nostra
Il caffè col limone contro l’hangover, sеmbri una foto mossa
E ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai? Dove vai quando la vita poi esagera
Tutte le corse, gli schiaffi, gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai
Che giri fanno due vite
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
La mia maglia metallica
Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota che sembra la nostra
Persi tra le persone, quante parole senza mai una risposta
E ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale
E meno male
Bravo Marco!