Il giovane attore Antonio d’Aquino torna a interpretare Milos, uno dei ragazzi detenuti all’IPM di Nisida nella terza stagione di Mare Fuori, la serie tv trasmessa in onda su Rai 2 che ha recentemente riscosso uno straordinario successo. Oggi Antonio ci racconta qualcosa di sé, dei suoi progetti e dei suoi sogni.
Avremo il piacere di vederti di nuovo nei panni di Milos nella terza stagione della serie Mare Fuori in onda su Rai Due. Questo personaggio rispecchia la tua personalità o siete totalmente diversi?
Fortunatamente su molti aspetti siamo diversi. Ciò che invece mi accomuna a Milos è il modo in cui crede nell’amicizia. In questo mi rispecchia molto perché anche io credo fortemente nell’amicizia.
Qual è l’aspetto che ammiri di più del carattere di Milos?
La sua fedeltà. La sua fedeltà verso gli amici e verso chi l’ha aiutato a credere di più in se stesso e ad avere un futuro migliore.
C’è stata una scena in particolare nelle diverse stagioni che hai fatto più fatica a interpretare?
Nella prima stagione, la scena in cui c’è la rivolta di Ciro. Ci è voluta una settimana per girarla tutta, non perché fosse difficile recitarla, piuttosto perché c’erano tantissime cose da fare e tantissimi movimenti in una singola scelta.
Ti aspettavi così tanto successo per la serie?
All’inizio no. Poi dopo aver visto e letto le sceneggiature e dopo aver compreso i temi sociali che raccontavamo, allora sì, ci aspettavamo così tanto successo. E così è stato.
Hai in programma di partecipare ad altri progetti di cinema al momento?
Sì. Mare Fuori mi ha dato la consapevolezza di voler fare questo lavoro perché è il lavoro più bello del mondo, quindi spero in altri progetti, in altri ruoli e di calarmi in altri personaggi.
Con quali registi o attori ti piacerebbe lavorare in futuro?
Così su due piedi direi Sorrentino, con cui sarebbe un sogno lavorare, e come attore Marco Giallini.