Giuseppe Pirozzi e Francesco Panarella sono due giovani attori molto promettenti che nella terza stagione della serie tv di grandissimo successo, Mare Fuori, interpretano Micciarella e Cucciolo, i due legatissimi fratelli Di Meo detenuti all’IPM di Nisida. Oggi abbiamo intervistato le due new entry per farci raccontare del loro rapporto nella vita reale e dei loro progetti futuri.
Nella serie siete i fratelli Di Meo, siete diventati tali anche nella vita reale?
Giuseppe: Io e Francesco ci vogliamo un bene dell’anima.
Francesco: sono contentissimo del rapporto che abbiamo al di fuori della serie anche perché, per fortuna, Giuseppe non è un casinista così come lo è davanti alla telecamera, è veramente un ragazzo molto dolce.
Francesco voi siete entrati a far parte del cast di Mare Fuori dalla terza stagione, come avete vissuto il vostro ingresso in una serie già avviata con così tanto successo?
Inizialmente avevamo un po’ d’ansia perché ci stavamo introducendo in un ambiente di ragazzi che erano già molto coesi, per lo meno da quanto si vedeva da un punto di vista esterno. Avevamo quella paura di essere i nuovi arrivati. Invece mi sono sorpreso moltissimo per l’affetto, fin dal giorno in cui ho messo piede in quell’ambiente, di questa grandissima famiglia che è il cast di Mare Fuori. Siamo stati invitati fin dal primo giorno a uscire tutti assieme e sembrava che ci conoscessimo da molto più tempo. Sono grato a ognuno di loro per avermi fatto sentire come a casa.
Giuseppe invece tu come stai vivendo questo successo alla tua giovane età?
Non mi aspettavo questo successo, sono veramente felice e sorpreso. Sono davvero grato a tutti quelli che mi sostengono e hanno apprezzato il mio lavoro.
Francesco quanto c’è di te nel personaggio di Cucciolo?
Per fare Cucciolo ho cercato una sorta di punto d’incontro fra la mia esperienza e la sua, pur essendo molto diversi l’uno dall’altro. Essendo cresciuto con una sorella maggiore, che mi ha seguito per tutto il mio percorso da quando ero piccolo fino ad adesso, e continuerà a seguirmi spero per molto tempo, sono abituato a questo senso di protezione e di amore nei confronti della famiglia. Ho quindi cercato di mettere ciò con cui sono cresciuto, ovvero il senso di protezione e di amore che sentivo da parte di mia sorella maggiore, nel rapporto tra Cucciolo e Micciarella, cioè tra fratello maggiore e fratello minore.
Giuseppe, quando e in che occasione hai capito di voler intraprendere la strada del cinema e dello spettacolo?
Questo mondo mi ha sempre affascinato fin da quando ero piccolo, e questa passione me l’ha trasmessa mio papà. Poi, col tempo, ho cominciato veramente ad appassionarmi grazie anche al mio agente, grazie a mio padre e a tutta la mia famiglia, che hanno sempre creduto in me; mi hanno sostenuto fin da quando ero piccolo, e mi hanno dato ancora più forza nel sognare di arrivare non solo qua ma, come spero, ancora più avanti. Comunque, per me questo è già un traguardo e sono veramente felice di quello che sto facendo. Spero di continuare così.
Francesco, quando hai capito di voler intraprendere questa strada?
Premetto che sono cresciuto in un ambiente in cui si raccontavano sempre storie, c’era sempre questo lato fantasioso in cui si poteva evadere dalla realtà e quindi, essendo io un musicista prima di essere attore, nel tempo ho sviluppato questa sorta di interesse e di passione nell’esplorare i vari modi di evadere dalla realtà. Uno di questi era la musica, si sono introdotti poi anche il cinema e la recitazione, e ho quindi cominciato a fare una scuola di cinema. Mi appassionava soprattutto il fatto che, in qualche modo, qualsiasi cosa succedesse, c’era sempre ad esempio un film che mi potesse dare conforto e che tutto fosse possibile all’interno del mondo del cinema. Se qualcosa non accadeva nella realtà, succedeva invece nei film: questo mi ha sempre appassionato tantissimo e la mente mi ha sempre portato verso quel mondo.
Giuseppe, progetti in programma a breve termine?
Sì, dal 15 marzo ci sarà “Piano piano” al cinema, con cui ho vinto anche un premio di cui vado veramente fiero, ovvero il premio RB casting ad Alice nella Città come miglior giovane interprete italiano. Sono contentissimo, non me l’aspettavo. È un lavoro a cui tengo moltissimo e il personaggio che ho interpretato mi ha lasciato tanto, mi ha dato molte lezioni di vita. Ci sono poi altri lavori di cui non si può dire troppo.
Francesco quando vi rivedremo invece sul set della quarta stagione di Mare Fuori che tutti aspettiamo?
Questa è una bellissima domanda, l’aspettiamo anche noi. Comunque ci vediamo presto, molto presto. Non vediamo l’ora di tornare.