Per la settimana della moda di Parigi, Acne Studios decide di rivisitare la concezione di fata, conferendole un aspetto più grintoso e moderno. Il tutto avviene in un’oscurità confortante progettata da Shona Heath per mettere in risalto la bellezza disarmante della natura.
Il marchio ci catapulta, dunque, in un mondo di fantasia oscura, nel quale le modelle si trasformano in fate che sembrano venir fuori direttamente da qualche antico libro. Per la collezione il designer si ispira agli inverni bui della Svezia, durante i quali la luce dura solo qualche ora per far poi pervadere il buio e l’oscurità. Quest’ultima, diventa il fulcro della sfilata e della scenografia.
I capi rimandano al mondo vegetale nei colori e nelle loro forme organiche. La struttura è morbida, il corpo appare libero e privo di restrizioni. La collezione nasce con l’obiettivo di rappresentare ciò che per il designer simboleggia la foresta: la capacità di cambiare, crescere, trasformarsi. Il risultato è che a sfilare non sono semplici vestiti, ma più che altro creazioni oniriche che sembrano vive e protagoniste di una vera e propria favola.