Dario Faini – in arte Dardust – è sicuramente uno dei compositori e produttori più famosi della scena musicale italiana: specialmente negli ultimi anni ha firmato numerosi pezzi di successo, da Elisa passando per Lazza a Madame ed Elodie, Dardust riesce a mettere il suo tocco in brani che diventano in poco tempo delle vere e proprie hit. Solo nell’edizione passata del Festival di Sanremo è stato autore per tre grandi successi presenti tra i brani in gara, un bilancio straordinario per un artista completo.
È proprio questa dualità, questi suoi “lati” – non proprio – nascosti che Dardust vuole portare sul palco nel suo “Duality Tour”: un’esperienza a 360 gradi, complice la scenografia a tratti multidimensionale e degli effetti visivi che contribuiscono a creare un ambiente unico.
La sintesi perfetta di due dimensioni: “Duality Tour”
Duality è l’ultimo lavoro discografico di Dardust, un album doppio in cui le sue due anime, piano solo ed elettronica, spiccano in contrasto l’una con l’altra. L’atmosfera che si respira in uno show di Dario Faini è molto più che quella di un semplice spettacolo: la musica si fonde con una dimensione visiva che travolge e coinvolge il pubblico in quello che è il “personal rave” dell’artista. Quelle di Milano sono le “date epilogo” della leg italiana del Duality Tour, che proseguirà poi in Europa toccando le città di Berlino, Bruxelles, Amsterdam e Londra.
Molto più che uno spettacolo: una versione della musica targata Dardust
Oltre alle hit e ai numerosissimi dischi di platino, Dardust è uno straordinario pianista e compositore, in grado di portare sul palco un’esperienza quasi teatrale, dove più che una dualità si percepisce un vero e proprio percorso disegnato a regola d’arte, dall’inizio alla fine.
Il “Duality Tour” toccherà la città di Milano nelle date del 13 e 14 marzo, la prima delle due già sold out, nella “casa della musica” milanese per eccellenza: la location è infatti quella dell’Auditorium di Largo Mahler. Uno show da non perdere per gli amanti della musica raffinata, quella che non ti arriva solo alle orecchie, ma anche nel cuore e – appunto – nell’anima.