Cap d’Antibes Beach Hotel, fra natura e architettura
Mare, luce e sabbia sono tre elementi senza i quali il Cap d’Antibes Beach Hotel non esisterebbe. Con un accesso diretto al mare che lo rende una rarità fra i luoghi d’accoglienza della Costa Azzurra, questo albergo di proprietà della famiglia Saltiel, e appartenente al gruppo Relais & Chateaux, si appresta a entrare nella nuova stagione con un volto completamente rinnovato.
Il rifacimento degli spazi dell’hotel è opera dell’architetto belga Bernard Dubois, già responsabile di progetti quali la boutique Valextra a Milano, il padiglione del Belgio alla Biennale di Architettura di Venezia e il ristorante PNY a Parigi. La visione contemporanea e razionale di Dubois si innesta nel paesaggio marittimo fra i porti di Gallice e Crouton come se l’albergo fosse parte integrante della pineta e del litorale che lo circondano.
Sulla spiaggia privata di sabbia bianca dai riflessi rosati si affacciano 35 camere e suite concepite per offrire agli ospiti un mondo fuori dal mondo in cui staccare la spina completamente. L’invito è quello di muoversi a piedi nudi dalla camera al mare, tuffarsi fra le onde della penisola di Antibes oppure deviare fino alla piscina a sfioro che guarda sulla spiaggia. I confini fra artificiale e naturale sono rarefatti, l’architettura lascia il più possibile lo spazio alla natura ma senza comunque dimenticare il comfort.
La vista dalle camere contribuisce alla sensazione di trovarsi in un luogo sospeso. Le finestre sono come quadri dipinti con maestria, sia che siano volte sulla baia, sia che si sporgano sulle terrazze in cui domina la vegetazione, la quale avvolge l’albergo con un’atmosfera di tropicale esotismo. Un patio arredato o un giardino privato sono a disposizione di ogni camera, in una contaminazione benefica fra esterni ed interni che invita al relax più totale.
Il gusto di Cap d’Antibes si chiama Les Pêcheurs
Le radici enogastronomiche del Cap d’Antibes Beach Hotel affondano nel passato. Ancora prima della nascita dell’hotel esisteva infatti il ristorante Les Pêcheurs, considerato un’istituzione della cucina locale già dagli anni ’40.
Nel corso dei decenni, Les Pêcheurs si è saputo rinnovare fino addirittura ad ottenere la stella Michelin, riconoscimento che lo chef Nicolas Rondelli e la sua squadra onorano ogni giorno. Il menù della cena è basato sulla generosità del clima e del mare, e coniuga con guizzi di originalità la tradizione culinaria francese con i sentori mediterranei, il tutto da gustare seduti su una terrazza che fa correre lo sguardo fino alle Isole di Lerino.
Per il pranzo gli ospiti possono poi scegliere il ristorante BABA ed il suo bar circolare con colonne che evocano Tel Aviv. La cucina è guidata dal team di Assaf Granit e propone pietanze leggere dalle molteplici influenze, ottimi antipasti mediterranei da condividere e carni alla griglia d’ispirazione mediorientale. BABA – dall’ebraico Ba, אב, “venire” – è un luogo di condivisione e aggregazione, un porto accogliente che evoca i viaggi in nave sul Mare Nostrum.
Chi infine desidera rigenerarsi sia nel corpo che nello spirito può provare la Spa. Creata in collaborazione con Le Tigre, propone lezioni di yoga, massaggi e trattamenti olistici con prodotti Holidermie. E affinché i genitori possano godersi il loro soggiorno tanto quanto i loro figli, un Kids Club attende i più piccoli con giochi e divertimenti.