Napoli 1962, il Club 22 è il locale più frequentato della città. Forse è così tanto amato perché il suo proprietario, il Cavaliere De Angelis, si fa notare per la sua estrema generosità, o forse perché la barista Natascia millanta champagne di primo ordine con uno di bassa lega e riesce a empatizzare con i clienti meglio di nessun altro; oppure perché l’abbagliante cantante Lucia Cerere, in arte Lucy, si esibisce ogni sera sul palco del night club.
Le notti passano spensierate in compagnia della donna più bella di Napoli che regala la sua voce al 22, finché un cliente, diventato ormai fisso, inizia a turbare questa atmosfera magica rendendo tutto il suo contorno gelido e triste, proprio come lui. Gli affari cominciano ad andare male, la gioia va sempre più svanendo e il proprietario decide di parlare con l’uomo misterioso. Dopo un colloquio con l’anima dannata, l’intera équipe del night club scopre che l’uomo è minacciato da uno strozzino e incombe su di lui una minaccia di morte.
Ed ecco che la storia prende una piega diversa: il proprietario e i dipendenti, abituati a gestire musica, amori e cantanti durante le notti napoletane, diventano dei veri e propri detective per cercare di salvare quest’uomo.
Il lettore viene così immerso nella Napoli degli anni ’60, con tutte le sfumature che vi si possono trovare: la nostalgia di quartieri e di usanze che ormai appartengono al passato, le atmosfere magiche, i colori e i suoni, il tutto incorniciato all’interno di un giallo che potrebbe anche non esaurirsi con questa singola storia.
Focus sull’autore
Francesco Pinto: napoletano di nascita, famoso come direttore della sede Rai del capoluogo campano, oggi è un professore presso l’Università Federico II e presenta il suo quarto romanzo in libreria dal 30 giugno. Gli altri romanzi: La strada dritta (2011, da cui è stata tratta l’omonima miniserie Rai), Il lancio perfetto (2014) e L’età dell’oro(2016).