“Poor Things”, il capolavoro di Yorgos Lanthimos

Un film spettacolare che ha fatto vincere al regista il Leone d’Oro

di Marco Gennari

Dopo anni di attesa possiamo finalmente ammirare uno dei più grandi capolavori del regista, sceneggiatore e produttore Yorgos Lanthimos. “Poor Things” è un film basato sul romanzo dello scrittore scozzese Alasdair Gray, un racconto gotico che ci racconta la storia di un Frankenstein di Mary Shelley ma in chiave moderna. Qui il regista aggiunge una visione eccentrica, ricrea un universo bizzarro e stravagante della società vittoriana con un’aggiunta di futurismo ed ecletticità.

La fantastica interpretazione di Emma Stone nei panni di Bella, una donna matura che però vede il mondo con gli occhi di una bambina e non vuole seguire i preconcetti e le regole imposte dal mondo, porta il film a un livello superiore. Grazie al fortissimo talento della protagonista riusciamo a vivere un crescendo di emozioni e sentimenti che ci porta a pensare che la visione di vita che Bella adotta sia quella che tutti noi dovremmo avere. 

Il titolo del film, che tradotto significa “povere creature”, si riferisce a tutte quelle persone che non riescono a vedere la vita senza barriere e limiti, come fa la protagonista. A definire la grandiosità del film sono sicuramente gli aspetti tecnici e stilistici. La tipica regia di Lanthimos è molto visibile in tutto il film, e i costumi e le scenografie definiscono appieno l’immagine dei personaggi e degli ambienti circostanti.

Possiamo quindi definire “Poor Things” un film capolavoro che ci catapulta in un ambiente bizzarro, strano e stravagante, di cui tutti vorremmo farne parte.

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