I look inediti
Abiti in pizzo, chiffon shredded, gonne plissé lunghe abbinate a giacche e camicie bianche, scolli di Abandon che diventano camicie e abiti scamiciati, cappe e parka ornati di borchie, abiti a rete, casacche e gonne macramè, gonne di frange e reggiseni e culotte vedo non vedo; il tutto completato da scarpe di gros grain drappeggiato e sandali gladiator.
Un guardaroba che rappresenta la rivendicazione femminista in un’epoca difficile, un racconto complesso da interpretare, perché la Chiuri non è mai scontata e trasforma gli abiti di Dior in una narrazione del presente. Una collezione che può definirsi “della contrapposizione”, e che mette a nudo gli stereotipi che regnano nella cultura corrente.