Una storia ambientata in Giappone
Viaggio in Giappone è un film drammatico sentimentale. La protagonista del film è Sidonie Perceval, una scrittrice francese che dopo la morte del marito decide di dare un punto all’attività della scrittura. Viene invitata in Giappone da un editore per la riedizione del suo primo libro: piano piano si apre e cerca di allontanare il fantasma di suo marito, lasciando andare il suo passato per rientrare nel mondo della scrittura, ma tutto ciò non è semplice e ci vuole del tempo.
Il film è caratterizzato da una sottile malinconia e da una brillantezza che riesce a mescolare il dolore e il ricordo tipico dei momenti malinconici, a uno stupore e una curiosità trasparente nonché un vero e proprio incanto verso un luogo ignoto, che non appartiene a Sidonie. La storia è piuttosto minimalista, lieve, di semplice lettura. Tra le righe appaiono riflessioni sull’importanza della creazione artistica, sul potere salvifico della scrittura e sull’elaborazione di tematiche tutt’altro che semplici, come il lutto e il senso da poter e dover dare alla vita.
La biografia di Elise Girard
Una regista francese, di Parigi, da sempre appassionata al mondo del cinema. I suoi primi lungometraggi sono documentari; il suo vero e proprio primo film è Belleville Tokyo, che ha ottenuto grande successo sia da parte del pubblico che della critica; insieme a questo, Strange Birds, e poi ancora Viaggio in Giappone, grazie a cui la regista ha potuto beneficiare di una borsa di studio per soggiornare a Tokyo e “vivere” il Giappone.
Dalle sue parole in un’intervista, emerge che Elise Girard nel suo ultimo film ha voluto parlare di rinascita, di amore che ritorna quando meno ce lo si aspetta, di quella “connessione” inedita tra presente e passato, e di quella dicotomia tra lutto e amore. L’obiettivo è stato anche quello di capire le sensazioni di una persona che si ritrova in un ambiente estraneo, lontano da casa propria, e di raccontare in modo molto semplice e veritiero la storia della protagonista.