L’umanesimo e lo stravolgimento di John Galliano
John Galliano quest’anno torna in passerella e si distingue per la sua nuova linea “Artisanal” che allontana la Haute Couture dalle linee industriali di prêt-à-porter. Viene proposta una collezione che strizza l’occhio all’importanza del riciclo: ciò che non viene utilizzato viene ripensato, riassemblato, ricostituito per creare qualcosa di innovativo, moderno e soprattutto molto originale.
I corsetti, i lunghi abiti in pizzo e le crinoline trasparenti, ma anche i trench che si trasformano in abiti da sera e le tute da sci glamour che fungono da look da cocktail, le piume, le sottovesti, le pellicce e le sneakers abnormi sono i protagonisti assoluti e immancabili della sfilata.
Più che un fashion show, una vera e propria scena cinematografica: John Galliano trae ispirazione da Baz Luhrmann e cerca di simulare un film noir sorprendente. Tutto viene mischiato, incollato, rinnovato, stravolto e messo insieme per creare una sorta di scultura che fa riferimento al lavoro artistico di Jessi Reaves. Lo stile inedito e stravolgente di Maison Margiela non si smentisce neanche questa volta.