Un focus sul caso Ferragni
Per chi ancora non lo sapesse, la nota influencer Chiara Ferragni è stata recentemente rimproverata, colpevolizzata e poi punita per essere stata protagonista di una pratica tutt’altro che trasparente. Il caso nello specifico riguarda la collaborazione tra la Ferragni e l’azienda Balocco; in particolare, la campagna di beneficenza “Pink Pandoro”.
L’obiettivo doveva essere quello di far acquistare alle persone un pandoro nato dalla suddetta collaborazione, e destinare poi i guadagni verso una buona causa, precisamente per sostenere la ricerca sul sarcoma di Ewing, ma in realtà così non è stato. Il risultato? La Ferragni è stata indagata per truffa aggravata e ha dovuto poi pagare una multa da ben un milione di euro.
Un’occhio sempre più vigile
Dopo il caso Ferragni, che sembra si stia aggravando sempre di più, sono dunque nate leggi e provvedimenti severi per tutti gli influencer e i content creators che non rispetteranno queste normative. Per fare chiarezza: con “influencer” si intende un personaggio con almeno un milione di followers e un engagement rate di almeno il 2%. Senza regole chiare, specifiche e scritte è molto difficile monitorare, scovare e poi punire chi sbaglia; per questo diventa essenziale disciplinare queste attività di beneficenza con norme specifiche.
Gli influencer hanno quindi una grande responsabilità da oggi e hanno il dovere di rispettare le nuove normative del Testo unico sui servizi di media audiovisivi; i produttori di beni e servizi hanno l’obbligo di esplicitare la somma del ricavato economico destinato in beneficenza; questa cifra dev’essere riportata e scritta sulla confezione del prodotto specifico, in modo tale da non creare disguidi e incomprensioni nella mente della audience. Poi ancora, l’influencer ha l’obbligo di pubblicare sui propri social il provvedimento sanzionatorio ricevuto in modo tale che i followers vengano a conoscenza del mancato rispetto della norma da parte sua.
Parola d’ordine: trasparenza
La trasparenza pubblicitaria diventa fondamentale, mentre la pubblicità ingannevole e le pratiche commerciali scorrette devono essere del tutto eliminate e punite qualora si presentino. Chi non rispetta le regole in questione dovrà pagare multe salate che vanno dai 5 ai 50 mila euro. Diventa essenziale stipulare un codice di condotta a cui tutti questi personaggi devono fare fede.