Il nuovo format della kermesse
Quest’anno vengono accolti più di 209 brand provenienti da ben 25 diversi Paesi. Ad aprire il sipario sull’evento, il fashion show di Elisabetta Polignano; seguono Justin Alexander, poi Peter Langner con una sfilata-evento riflette sull’importanza della sostenibilità, poi ancora è la volta di Maria Pia Creazioni, Diamond Couture, Maison Signore, Michela Ferriero e alcuni altri.
Le Maison propongono collezioni che cercano di rispondere e soddisfare le esigenze della clientela con creazioni che strizzano l’occhio a sostenibilità e inclusività. Tutte realtà che sanno coniugare innovazione, qualità, eleganza, ricerca ed esclusività nelle loro proposte.
Le novità assolute
Tra le novità di quest’anno, un’area denominata Unconventional Pop-Up, con alcuni brand emergenti e di nicchia, come Avaro Figlio, Ferdinando Concept, Bovina Fiori, Derani Milano, Petali, Terry Saponaro, Vaida Design. Ma non solo bridal e abiti da sposa, anche una sezione dedicata agli abiti da sera, Evening Dress, tra tendenze e proposte più classiche. Dall’iconico prom si passa ad eleganti abiti da cocktail e da cerimonia. In particolare, Ifta Evening Show dedica il suo salone ad abiti che rispecchiano l’eccellenza sartoriale italiana tramite le collezioni di Ada Sorrentino, Gerardo Sacco, Maria Patrizia Marra, Sartoria74 e altri.
Essenziali anche alcuni momenti innovativi di formazione nel Salotto di Sposaitalia, con interviste, talk, confronti: vengono approfonditi gli scenari e le tematiche relative al settore, nonché l’importanza della sostenibilità e inclusività nella moda. Non a caso, la moda bridal sta diventando sempre più etica e sostenibile, ciò viene confermato dal progetto di upcycling in collaborazione con lo IED di Milano: gli abiti da sposa vengono trasformati in capi casual proprio attraverso l’upcycling. Non mancano infine momenti di networking e di business tra professionisti del settore come buyer e stilisti.