Un mix di storie, personaggi e stili
La serie è composta da otto episodi della durata di circa un’ora. Il focus è sulle avventure dei protagonisti, sull’azione più che sulla storia in sé. I personaggi principali sono tre; Lucy, interpretata da Ella Purnell, una donna ingenua e caparbia; Maximus, interpretato da Aaron Moten, un personaggio ambiguo, a tratti ingenuo a tratti perfido, che cerca di diventare Cavaliere; infine, il grandioso Walton Goggins nei panni del Ghoul, un cacciatore di taglie crudele e ben delineato durante la storia.
Un mix non solo di personaggi, anche di toni e caratteri. Una serie divertente, ironica, ma a tratti anche drammatica e crudele. Vengono affrontati temi come ingenuità, malizia, crudeltà, rischio, oppressione, tradimento. Anche lo stile è piuttosto ambiguo e diversificato, un po’ cartoon un po’ drammatico. L’ambientazione post-apocalittica è a Los Angeles, in California; si rimane in questo caso fedeli a quella dei primi due videogiochi; si può apprezzare l’allineamento col videogioco, la serie risulta coerente e credibile, ma più completa.
I registi Jonathan Nolan, Clare Kilner e Frederick E.O. Toye sono riusciti a realizzare una trasposizione televisiva rimanendo fedeli all’universo di Fallout: il linguaggio del videogioco è stato tradotto in quello audiovisivo della serie. Gli effetti speciali e i dialoghi rendono la serie ancora più speciale, così come le musiche scelte, che riprendono la scena blues e swing americana degli anni ’40 e ’50.