La nuova prospettiva sul Vampiro diabolico
Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, Vlad Dracula torna ad appassionare gli spettatori, con una versione più moderna. Un rinnovamento che tocca più che altro la scenografia, l’ambientazione, le musiche, i giochi di luci e chiaramente la stessa figura di Dracula. L’esperienza teatrale viene resa ancora più immersiva con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico a 360 gradi, dall’inizio alla fine.
La storia rimane fedele a quella di sempre, quella che tutti conoscono, che nasce dall’intuito di Bram Stoker, ma questa volta si arricchisce di dettagli ed elementi inediti risultando più attuale e innovativa. Lo spettacolo è ambientato a fine Ottocento, precisamente negli anni dello sviluppo industriale e della scoperta di alcune nuove risorse energetiche.
Un personaggio senza pari
Dracula è un personaggio che appassiona chiunque, dai più piccini ai più grandi; nel tempo è diventato una vera e propria icona mondiale, sia nel mondo della letteratura sia nell’ambito cinematografico e teatrale. Dracula è la rappresentazione del male, è un vampiro che incute terrore, dolore, sofferenza, che uccide; ma è anche una figura molto attraente e affascinante. Il personaggio di Dracula, sempre mostrato e definito forte, indistruttibile e immortale, mostra per la prima volta le sue vulnerabilità.
La morale si basa sui concetti del tempus fugit e del carpe diem: il tempo corre veloce; bisogna cogliere l’attimo perché manca sempre meno. A rendere il tutto ancora più straordinario, la colonna sonora in stile hollywoodiano – che spazia tra diversi generi quali pop, rock, modern ballad – il lavoro del regista Ario Avecone, l’allestimento di Michele Lubrano, i costumi di Myriam Somma e le luci di Alessandro Caso.