Un film strepitoso
La Francia di fine ‘800 fa da sfondo alla storia che ha come protagonisti Juliette Binoche, nei panni della cuoca Eugénie, e il gastronomo Dodin, interpretato da César Benoît Magimel. I due personaggi, inizialmente solo colleghi, intraprendono col tempo una relazione amorosa che nasce dalla passione comune e dall’amore verso la cucina. Proprio grazie a quest’ultima l’uomo riesce a conquistare la donna, che inizialmente appariva dubbiosa su questo legame.
Viene raccontata una chimica che risiede nell’arte della cucina, nella gastronomia; una relazione che trova la sua essenza nelle prelibatezze culinarie. La cucina e l’arte del gusto diventano in quest’ottica simbolo di unione, di amore, di arte ma anche di grande spettacolo. Ogni pietanza, anche la più semplice, diventa speciale se fatta con amore; un piatto apparentemente banale può diventare straordinario grazie a questo ingrediente.
Un film sopraffino che parla di passione, di cucina e di amore. La selezione di pietanze proposte del film sono accuratamente selezionate; esse rimandano alla cucina francese tipica di quel periodo e nascono dalla collaborazione con Pierre Gagnaire, uno dei migliori chef stellati in Francia. Un film semplice ma ricco, che fa riflettere sul potere intrinseco che la cucina ha nelle relazioni, e che si assapora come una pietanza, dall’inizio alla fine.