Un focus sul libro
Storicamente, il concetto di Made in Italy è stato utilizzato per descrivere la strategia adottata dai produttori italiani a partire dagli anni Ottanta, nonché per sottolineare l’origine italiana dei loro prodotti e proteggere l’identità nazionale, specie in settori come moda, cibo, arredamento e automobili, in cui la contraffazione è piuttosto diffusa. I prodotti italiani all’estero vantano da sempre un’inestimabile reputazione; ciò porta a un vantaggio commerciale significativo: essi sono sinonimo di eccellenza, attenzione ai dettagli, creatività nel design e durabilità.
Le tre realtà prese in oggetto dalla Briganti in questa occasione sono quella di Ferrari, iconica casa automobilistica di Maranello (Modena), celebre da oltre mezzo secolo per le sue vetture sportive ed eleganti e per le sue 74 partecipazioni consecutive al più famoso campionato di motorsport mondiale, la F1; Barilla, rinomato marchio ultracentenario parmense, amato in tutto il mondo per la sua qualità e autenticità, e infine Prada, prestigioso marchio italiano di moda e lusso, noto per il suo stile distintivo e l’eleganza dei suoi prodotti, che spaziano dalle borse agli abiti e accessori.
Le prime normative che regolano la dicitura Made in Italy risalgono all’accordo di Madrid del 1891; nel tempo, l’indicazione dell’origine dei prodotti è diventata obbligatoria per facilitare la determinazione della loro provenienza, e negli ultimi decenni, il marchio Made in Italy è stato promosso da varie istituzioni e associazioni, rafforzando ulteriormente l’immagine dei prodotti italiani nel mercato globale.