Un lavoro davvero ambizioso
Le radici del progetto risalgono all’inizio degli anni ’80. Il regista poco dopo si è fermato e ha abbandonato temporaneamente il progetto a causa di alcuni problemi finanziari. Dopo un po’ di anni lo ha ripreso, poi stoppato di nuovo dopo l’attentato alle Twin Towers; nel 2019 è tornato a parlarne concretamente e quest’anno è stato concluso.
Megalopolis è un film di fantascienza che vanta la partecipazione di Giancarlo Esposito, Dustin Hoffman, Nathalie Emmanuel e alcuni altri. Si assiste a un contrasto tra vecchio e nuovo, tra antico e moderno: l’antica Roma viene sostituita dall’America moderna. A fare da sfondo è infatti un’America del Nord del futuro, utopistica, immaginaria, lontana dalla realtà e dal presente. Da una parte c’è Cesar Catilina che si proietta in un futuro ideale, utopico, lontano dalla realtà; dall’altra, Franklin Cicero, più antico, regressivo, che impedisce alla città di progredire. In mezzo ai due protagonisti, la figura di Julia Cicero, figlia del sindaco e innamorata di Cesar.
Ai tre personaggi vengono affiancati altri attori di spicco tra cui Shia LaBeouf (come Clodio Pulcro), Jon Voight (Hamilton Crassus III), Jason Schwartzman (Jason Zanderz). Laurence Fishburne (Fundi Romaine), Dustin Hoffman (Nush “The Fixer” Berman). Aubrey Plaza (Wow Platinum). Talia Shire (Constance Crassus Catilina), Grace VanderWaal (Vesta Sweetwater). Kathryn Hunter (Teresa Cicero). E Sonia Ammar, Chloe Fineman, Madeleine Gardella, Balthazar Getty, Bailey Ives, Isabelle Kusman, James Remar e D. B. Sweeney.
Un set e una realizzazione colma di stravolgimenti, cambiamenti, tentativi, esperimenti e movimenti, che ha portato a un risultato davvero straordinario. In Megalopolis si assiste a una visione originale del futuro, a un’esperienza particolare del cinema. Viene considerato un film all’avanguardia, innovativo, diverso, originale, audace, che sa sorprendere dall’inizio alla fine.