È nella sfilata di Marcel Rochas del 1947, in raso bianco e corpetto di pizzo nero, che fa la sua apparizione ufficiale: simbolo di raffinata sensualità , protagonista in moltissime pellicole del cinema e della pubblicità, è la sottoveste, che oggi compie quasi 70 anni.
In raso, seta, pizzo, corta o bianca, è il capo irrinunciabile che ha segnato la nascita agli inizi del ‘900, con Poiret e Chanel, la storia della Lingerié: niente più corpi costretti in bustini con stecche di balena, niente più mutandoni e giarrettiere che rendevano il corpo della donna schiavo nei movimenti, ma linee più scivolate, morbide, fluide.
Maliziosamente sensuale per Marylin Monroe o Liz Taylor ne “La gatta sul tetto che scotta”, cortissima nello spogliarello di Sofia Loren, perfetta per le curve di Monica Bellucci in “Malena”, in seta lucida bianca per Kim Basinger in “9 settimane e mezzo”, il cinema la mette sempre in “vista”, come perfetta arma di seduzione mai volgare, che esalta la bellezza e la femminilità di chi la indossa.
La moda continua a rivisitarla e a riproporla: corte, colorate, trasparenti, dalle sfilate milanesi ai couturiere parigini, da La Perla a Valentino, considerata Lingerié bon ton, rimane un capo intramontabile che conquista le donne di ogni età. Nata per far scivolare meglio gli abiti, oggi la sottoveste si lascia anche intravedere: ecco dunque che dai vestiti fuoriescono pizzi e merletti, quasi ad ostentare quella ritrovata voglia di sentirsi femminili. Dal grande maestro Valentino, per la p/e 2013 i brand che hanno scelto di omaggiare il “petticoat” sono davvero tanti: romantico e candido per Blumarine, dark per Givenchy, animalier per Cavalli.
Per il 2013 il nuovo motto è: “mai più senza ?” sottoveste ovviamente!!!
(di Paola Vaira)