Nel giardino di Peter Pan, la sera del 25 giugno ha avuto luogo uno degli eventi di beneficenza con più risonanza nel mondo, organizzato dal Serpentine Museum di Londra. I suoi partecipanti sono mostri sacri contemporanei, tra cui Marina Abramovic, Lynette Yiadom-Boakye, Steve McQueen, Holly Herndon and Mat Dryhurst, Alvaro Barrington, Mary McCartney, Eun-Me Ahn, Yinka Ilori, Alex Israel, Rose Wylie, Julian Knxx, Marc Quinn, Es Devlin, Minsuk Cho, Frida Escobedo, Lina Ghotmeh, Sumayya Vally e Ron Arad.
La conduzione della serata è stata abilmente affidata a Michael R. Bloomberg, Bettina Korek e Hans Ulrich Obrist, insieme a Peggy Gou, Mbatha-Raw e Venus Williams, e hanno celebrato il padiglione di Minsuk Cho, il cui design è un bellissimo omaggio all’heritage di Serpentine, una casa del tè. L’evento ha saputo coniugare questa modesta eleganza inglese con la leggerezza di una festa e la presenza dei luminari sopracitati del nostro tempo provenienti da tutto il mondo.
Le performance
Davanti a un calice fresco di Ruinart, gli invitati hanno scambiato le loro idee, avuto modo di visionare il progetto provocatorio di Judy Chicago, una serie di foto che rispondevano alla domanda: “E se le donne governassero il mondo?”, e assistere alla performance del coreografo Eun-Me Ahn con i Dj set di Gilles Peterson, Soulscape e Mas Tiempo.
Dovremmo ispirarci a eventi del genere. Sarebbe bellissimo se anche nel Bel Paese, culla della creatività nelle sue declinazioni più disparate da Sud a Nord, ci fosse un’iniziativa così, poiché ci darebbe la possibilità di celebrare l’arte in tutte le sue forme.