Maturo, intelligente, sensibile, fedele e con uno spiccato senso dell’umorismo. Ecco alcune delle peculiarità che danno vita all’identikit dell’uomo perfetto di cui molte donne sono in cerca.
Ma se la donna in questione è una signora “very british” e poco convenzionale come Vivienne Westwood, allora meglio mettere da parte i luoghi comuni. Già nota per il suo impegno per la tutela dell’ambiente, la Westwood non perde occasione per dar vita ad una vera e propria campagna di sensibilizzazione attraverso le sue creazioni.
Ed eccola che con la sua collezione A/I 2013/14 “Climate Revolution” Westwood porta in passerella una vera e propria messa in scena, il cui protagonista incontrastato è un uomo con la “U” maiuscola. Lontano anni luce dai soliti manichini impomatati in stile Ken, l’uomo nato dall’estro della Westwood e di Andreas Kronthaler calca la passerella come un vero e proprio guerriero moderno, ammorbidito dall’ironia sarcastica del make up total black. Occhi cerchiati di nero, sorrisi induriti da lividi scuri, cicatrici iridescenti e nerissimi tratti sulle guance in stile giocatore di rugby.
Nelle “uniformi” dei paladini dell’ambiente messi in campo dalla Westwood, lo spirito classico degli abiti inglesi dal taglio sartoriale è contaminato dall’irruenza e dai colori dello streetwear. La forza cromatica è espressa dall’uso alternato di colori neutri come il
nero, il grigio ed il tortora mixati con toni luminosi fino al fluo, come l’arancio, il rosso ed il blu elettrico.
Anche i volumi sono trattati con la massima attenzione, basti guardare alle bombette giganti o alle maglie palesemente over, ai drappeggi e ai tagli irregolari che spezzano anche gli abiti black and white per la sera. Scritte in caratteri cubitali spiccano tra capospalla di tweed e turbanti in cachemire, urlando slogan che fanno riferimento alla caotica situazione climatica.
L’accessorio più irriverente e provocatorio della collezione è sicuramente la mascherina che protegge la bocca di alcuni modelli, bardati in impermeabili in pied de poule gialli e trench blu cobalto. L’uomo di Vivienne è pronto a sporcarsi le mani e ad agire attivamente per salvaguardare l’ambiente in cui vive. Ed è proprio una rivoluzione green quella che serve al nostro pianeta per risollevarsi anche dal punto di vista economico, proprio come suggerisce il motto che accompagna la collezione: “what
is good for the planet is good for economy”!
(di Margherita Esposito)