OSTIAWOOD: il romanzo d’esordio di Daniele Orazi

Un romanzo brillante e provocatorio che svela i segreti e le stranezze del mondo del cinema dall'interno

a cura della Redazione

Il luccicante universo del cinema può sembrare un paradiso, ma Andy Schroeder conosce bene le insidie che si nascondono dietro le quinte. Cresciuto da albino nella Ostia degli anni ’80, Andy ha affrontato la dura realtà di un quartiere segnato da criminalità e bullismo, collezionando cicatrici fisiche e emotive durante un’infanzia trascorsa più spesso al pronto soccorso che al parco giochi.

Quegli anni difficili sono ormai un lontano ricordo. Oggi, Andy è il carismatico e rispettato fondatore della W, un’agenzia che cura la carriera di attori e attrici di primo piano, tra cui la brillante Vera Bellini, determinata a conquistare due importanti riconoscimenti prima dei cinquant’anni; il turbolento Berto Martini, le cui infedeltà costanti richiedono una gestione attenta; e la maestosa Italia Nobile, che a ottantacinque anni mantiene ancora il carisma di una diva del cinema classico e non accetta niente di meno che un trattamento da regina.

Mentre l’estate volge al termine, si avvicina l’appuntamento più atteso dell’anno: il Festival del Cinema di Venezia, un evento tanto scintillante quanto esigente. Andy e il suo team sanno bene cosa li attende: proiezioni, conferenze stampa, eventi mondani e, soprattutto, la gestione delle emozioni, delle aspettative e dei capricci delle loro star. Quello che non avevano previsto, però, è una serie di bizzarri incidenti che colpiscono uno dopo l’altro gli artisti della W.

L’atmosfera si fa sempre più tesa nei lussuosi hotel veneziani, e su Andy comincia a gravare una preoccupante diceria: potrebbe essere lui a portare sfortuna ai suoi clienti? È solo una sfortunata coincidenza o c’è qualcosa di più dietro questi strani eventi?

Il romanzo d’esordio di Daniele Orazi è una commedia brillante e provocatoria che svela i segreti e le stranezze del mondo del cinema dall’interno. Con il suo spirito indomito e un’ironia tagliente, Andy Schroeder naviga attraverso le pagine come un attore consumato su un palcoscenico, trasformando ogni disavventura in un’opportunità per dimostrare il suo affettuoso cinismo, che lo rende un personaggio impossibile da dimenticare.

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