Una mostra inedita su Puccini e i nuovi media

Riparte da Milano, dal Teatro alla Scala, la nuova tappa del tour itinerante riguardo il maestro toscano

di Rebecca Gariboldi

Un anniversario importante

Avviene quest’anno la ricorrenza dei 100 anni dalla morte del musicista originario di Lucca, e Opera Meets New Media ci racconta la sua storia con tanto di abbozzi inediti riguardanti la sua opera maestra: la Turandot. Si apre così una mostra multimediale basata sulla transizione e mediazione tra la lirica e la comunicazione dell’epoca. Quest’evento, peraltro, è stato realizzato a Berlino, e adesso sta facendo il giro dell’Europa con tappa obbligatoria proprio a Milano, nel cuore della musica. L’esibizione sarà dunque possibile visitarla a partire dal 24 ottobre fino al 12 gennaio del prossimo anno. 

Il Novecento

Si parla di un secolo che ha vissuto trasformazioni culturali e musicali significative, grazie proprio all’ingresso di quella tecnologia che sarà destinata a trasformare la vita delle persone, fino ad arrivare all’utilizzo che ne facciamo al giorno d’oggi. Una tra queste è proprio il grammofono, inventato da Berliner nel 1887 (su base del brevetto del fonografo, famoso in tutto il mondo grazie ad Edison) e destinato a rivoluzionare l’ascolto della musica (ma non solo) nelle case delle persone. L’opera entra a far parte della vita quotidiana e ci si inizia ad appassionare e a coltivare l’hobby della musica classica. In questo panorama, peraltro, Puccini incarna un nuovo mito, quello di una leggenda vivente capace di trasformare il suono in melodia, ed ecco che viene sacralizzato come icona musicale durante i suoi anni di attività.

La mostra 

All’inizio compare un modello digitale del musicista ritratto all’età di 42 anni, per poi essere seguito da sezioni dedicate al suo lavoro che esaltano le scenografie della Turandot, opera sfortunatamente rimasta incompiuta dall’artista. Non manca anche una carrellata di immagini fotorealistiche, queste realizzate con una tecnica tridimensionale che fa apparire le figure in un movimento continuo agli occhi dello spettatore. In questo modo, si parte dalla prospettiva artistica del secolo scorso fino a giungere ad un taglio più fresco e contemporaneo, in maniera tale che anche i più giovani possano appassionarsi e riconoscersi nelle forme di espressione presentate.

La nuova mostra si evince essere informativa a 360 gradi circa il personaggio e il repertorio musicale del compositore. Non mancheranno, infatti, gli aggiornamenti e le novità riguardanti l’evento per chi dovesse essere interessato ad approfondire la sua esperienza in merito.

Foto a sinistra: Schizzi di Giacomo Puccini per il finale di Turandot. Archivio Storico Ricordi | Foto in centro: Grammofono prodotto dalla Società Italiana di Fonotipia: modello no 10, “Smetana”, 1910.  Collezione Mario Chiodetti | Foto a destra: Turandot, manifesto di Leopoldo Metlicovitz realizzato per la prima dell’opera, Milano, Teatro alla Scala, 25 aprile 1926. Archivio Storico Ricordi

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