Tyler, The Creator ha finalmente rilasciato il suo settimo album in studio, CHROMAKOPIA, un lavoro che segna un ulteriore passo nella sua già complessa e affascinante carriera. Con un runtime di quasi un’ora e 14 tracce, l’album presenta collaborazioni con artisti di spicco come Doechii, GloRilla, Daniel Caesar, Thundercat e Lil Wayne, solo per citarne alcuni. Questo nuovo progetto discografico si propone non solo come un seguito del suo precedente CALL ME IF YOU GET LOST, ma anche come una celebrazione della crescita artistica di Tyler, ben lontano dai cliché del rap contemporaneo.
Un viaggio attraverso le influenze musicali
CHROMAKOPIA si distingue per la sua produzione ricercata e per l’uso di campioni spesso nascosti, che richiamano a una varietà di influenze musicali. La concezione del disco sembra essere ispirata dal personaggio di Chroma, il grande direttore d’orchestra del romanzo The Phantom Tollbooth di Norton Juster, suggerendo che il tema del colore gioca un ruolo cruciale nella narrazione musicale. Tyler continua a rimanere ancorato alle sue radici rap, ma si espande in nuove direzioni sonore, creando un’opera che sfida le convenzioni.
Intimità e vulnerabilità
In questo album, Tyler esplora una dimensione profondamente intima, rivelando vulnerabilità e introspezione in brani come “Like Him” e “Hey Jane”, dove affronta temi come la paternità e le relazioni. La sua crescita personale è palpabile: “Chi sono io per lamentarmi?” chiede in “Hey Jane”, cercando di bilanciare l’autoironia con una profonda riflessione sulle sue debolezze.
Il personaggio di St. Chroma, che Tyler interpreta in CHROMAKOPIA, è un’ulteriore manifestazione della sua arte. I travestimenti sono una costante nella sua discografia, permettendogli di esplorare il suo inconscio e reinventare se stesso. In questo caso, l’estetica monocromatica e le scelte visive distaccano il progetto da altri, rendendo l’esperienza di ascolto ancor più immersiva.
La visione di Tyler tra produzioni e collaborazioni
La produzione di CHROMAKOPIA è un trionfo di orchestrazioni ricche e melodiche che richiamano le influenze di artisti come Stevie Wonder e Kanye West. Le tracce, pur nella loro varietà stilistica, riescono a mantenere una coesione che è un marchio di fabbrica di Tyler. Le collaborazioni, sebbene non sempre esplicitamente indicate come featuring, si integrano perfettamente nell’universo sonoro del rapper, contribuendo a un’esperienza musicale densa e stratificata.
CHROMAKOPIA è un’opera che invita a essere ascoltata dall’inizio alla fine, rivelando strati di significato e complessità ad ogni ascolto. Tyler, The Creator dimostra ancora una volta di essere un artista provocatorio, capace di sfidare le norme del suo genere. Con questo album, si posiziona come uno dei grandi del panorama musicale contemporaneo.