Demi Moore: bella da far paura

Una vera e propria icona sex symbol negli anni Novanta, ancora bella e seducente, che però, come molte donne, ha avvertito l’invecchiamento come un nemico da combattere a tutti i costi

di Maria Giulia Gatti

Protagonista di The Substance

Il periodo di Ognissanti e Halloween è il momento perfetto per portare al cinema i film dell’orrore; questa volta, però, non si tratta del solito thriller o splatter, ma di un vero e proprio beauty horror, qualcosa, insomma, che è molto più vicino alla realtà di quanto immaginiamo. È questo e anche di più The Substance di Coralie Fargeat, che ha come protagoniste Demi Moore e Margaret Qualley, uscito nelle sale cinematografiche il 30 ottobre.

La pellicola narra le vicende di Elisabeth, un’attrice di Hollywood quasi dimenticata, che viene licenziata dalla trasmissione di aerobica che conduce per una questione di età; ha infatti compiuto cinquant’anni, e secondo il producer del programma, Harvey, vuol dire la fine. Elisabeth resta vittima di un incidente stradale e mentre è in ospedale, un infermiere le consiglia un oscuro trattamento con un siero sperimentale di ringiovanimento conosciuto come The Substance. Inoculato, dal corpo di Elisabeth nasce Sue, così decide di chiamarsi la sua nuova versione, più giovane e in forma.

Nel film, oltre a Moore e Qualley, rispettivamente nei panni di Elisabeth e Sue, anche Dennis Quaid, nel ruolo di Harvey. The Substance ha concorso al Festival di Cannes di quest’anno, dove è stato consegnato il Prix du Scénario, il premio per la migliore sceneggiatura, a Coralie Fargeat.

Demi Moore: un film che parla di lei

“Questo film mi ha insegnato a sospendere il giudizio impietoso nei miei confronti e a concentrarmi e a celebrare tutto ciò che sono, invece di focalizzarmi su ciò che non sono. Ora sono più libera”, così ha dichiarato l’attrice, nota anche per i suoi ruoli di donne sensuali, come in Proposta indecente e Striptease.

Una vera e propria icona sex symbol negli anni Novanta, ancora bella e seducente, che però, come molte donne, ha avvertito l’invecchiamento come un nemico da combattere a tutti i costi. Ed è proprio questo il senso di The Substance: che cosa si è disposti a fare per rimanere per sempre giovani, per inseguire l’ideale di bellezza che la società e Hollywood impongono?

Coralie Fargeat risponde con un film horror che mostra al pubblico una violenza smisurata e difficile da restare a guardare, perché sì, il desiderio di distogliere lo sguardo è grande; sullo schermo viene proiettato un male che viene autoinflitto per un bene superiore: l’essere accettati attraverso l’approvazione degli altri. E forse Demi Moore, di questo, ne sa qualcosa.

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