Il cinema torna a emozionare con: La nostra terra, un’opera che parla al cuore attraverso la bellezza visiva e una storia di profonda umanità. Dal 2 al 4 dicembre, per tre giorni esclusivi, il film sarà proiettato nelle sale italiane, regalando al pubblico un’esperienza unica. Firmato da Dk Welchman e Hugh Welchman, già celebri per Loving Vincent, questo nuovo progetto trasforma il capolavoro letterario Chłopi (The Peasants) di Władysław Reymont in un’esplosione di colori, emozioni e riflessioni.
Un villaggio, una donna, una lotta
Siamo nella Polonia rurale di fine Ottocento, tra paesaggi incantevoli e una comunità che vive nel rispetto delle tradizioni, ma intrappolata in un rigido patriarcato. Al centro del racconto troviamo Jagna, una giovane donna che incarna il coraggio di ribellarsi alle ingiustizie. Costretta a un matrimonio d’interesse con un uomo molto più anziano, la protagonista non si arrende e affronta i pregiudizi di una società che non perdona chi osa sfidare le regole.
Jagna è molto più di un personaggio: è una voce universale che parla di libertà, resilienza e della lotta contro le oppressioni, temi che risuonano con forza anche oggi.
Un’esperienza visiva senza precedenti
La nostra terra non è solo un film, ma una vera e propria opera d’arte. Ogni fotogramma è dipinto a mano con una tecnica che mescola pittura a olio e animazione digitale. I paesaggi rurali e i dettagli della vita quotidiana prendono vita grazie a un linguaggio visivo che richiama i grandi maestri della pittura polacca di fine Ottocento.
Il processo creativo, durato diversi anni, ha visto la collaborazione di un team internazionale di artisti e animatori, che ha saputo fondere il cinema tradizionale con una sensibilità artistica straordinaria. Il risultato? Una pellicola che lascia senza fiato, in cui ogni scena è un quadro vivo e pulsante di emozione.
È inoltre un film che va oltre la narrazione storica, portando sul grande schermo un messaggio di emancipazione femminile e resistenza. La regista DK Welchman racconta di essersi identificata con Jagna e di aver trovato ispirazione nel suo coraggio: “Questo film è la mia risposta a una società che ancora oggi impone ruoli e limitazioni alle donne. Jagna rappresenta tutte quelle persone che non smettono di lottare per la propria libertà”.
La nostra terra è un viaggio emotivo, estetico e culturale che merita di essere vissuto al cinema. Non solo per la straordinaria bellezza visiva, ma anche per la potenza del messaggio che porta con sé. Dal 2 al 4 dicembre, lasciati trasportare in un mondo in cui arte e narrazione si fondono, dando vita a una storia che resterà con te ben oltre i titoli di coda.