La collezione MM6 Margiela per l’Autunno/Inverno 2025-26 ha catturato l’immaginazione del pubblico con una proposta audace che mescola perfettamente avanguardia e praticità. MM6 continua la sua esplorazione della moda come spazio di espressione radicale, ma allo stesso tempo incredibilmente funzionale. L’autunno e l’inverno del prossimo anno vedranno una moda che parla a chi ama sfidare le convenzioni, ma con un occhio sempre rivolto alla vita di tutti i giorni.
La moda come spazio di esperimento
La collezione ha una sua essenza chiaramente sperimentale: lavorando sulla scomposizione delle forme, creando capi che sembrano usciti da un processo creativo dove la funzionalità si mescola con l’estetica radicale. I pantaloni oversize, le giacche strutturate e le maxi-maglie sono un omaggio alla potenza della moda come spazio di liberazione espressiva. C’è un gioco continuo tra abiti decostruiti e dettagli volutamente imperfetti, che sfidano le regole della simmetria e delle forme tradizionali, ma senza mai diventare inaccessibili.
Materiali tecnici e di contrasto
Nylon, vinile e neoprene si mescolano a lana e cashmere, creando un contrasto che non è solo visivo, ma anche tattile. Questo mix crea una varietà interessante di texture che aggiunge profondità alla collezione. La palette di colori è sobria, con toni di nero, grigio e bianco, intervallati da vividi accenti di arancione e blu, che danno vitalità a una collezione pensata per l’uomo e la donna moderni.
Funzionalità e sperimentazione vanno a braccetto
Un aspetto che emerge con forza dalla collezione è l’idea di moda come esperienza quotidiana, ma non banale. Il brand non rinuncia mai alla sperimentazione, ma lo fa tenendo conto di come le persone indosseranno questi capi nel mondo reale. La collezione MM6 è pensata per chi vuole unire l’originalità alla praticità, una moda che non è solo per il palco della passerella, ma anche per le strade.
MM6 Margiela per l’A/I 2025-26 è una collezione che ci fa riflettere su come la moda possa essere un’arte espressiva che non dimentica la vita quotidiana, offrendo così un nuovo approccio alla vestibilità del futuro.
