Francesco Risso, direttore creativo di Marni, ha presentato una collezione Autunno/Inverno 2025-26 che continua a spingere i confini dell’estetica contemporanea. La sfilata ha portato in passerella una visione sartoriale sperimentale, un gioco di contrasti che sfida la moda convenzionale. Con un approccio che strizza l’occhio all’incoerenza e all’imperfezione, Marni conferma ancora una volta il suo ruolo di punto di riferimento per chi cerca la moda come espressione personale e non come riflesso di tendenze già tracciate.
Una collezione tra decostruzione e sovrapposizione
La collezione AI 2025-26 di Francesco Risso per Marni si distacca nettamente dalle tradizionali costruzioni sartoriali, proponendo un’interpretazione radicale della moda. I capi presentati sono contraddittori per natura: giacche dal taglio severo si mescolano a pantaloni larghi e gonne morbide che sembrano liberarsi da ogni struttura rigida. Il rigore del tailoring è spesso contrastato dalla fluidità e leggerezza di tessuti come il chiffon, mentre abiti drappeggiati si alternano a strutture più solide. Il contrasto tra l’abilità sartoriale e la libertà delle forme diventa il cuore pulsante di un guardaroba che celebra la fluidità, il movimento e la costante evoluzione della moda.
Contrasti cromatici e materiali inaspettati
La palette di colori presentata in passerella è un altro esempio perfetto di come Marni giochi con l’idea di contrasto e coesistenza di opposti. Accanto a tonalità più classiche e sobrie come il nero, il beige e il bianco, spuntano tinte forti come il rosso acceso, il giallo senape e il verde petrolio, che sembrano riscrivere le regole di ciò che è “giusto” nel design. Questo accostamento di colori così lontani tra loro viene esaltato dai materiali, che vanno dai più tradizionali come la lana e il velluto a quelli più innovativi come il vinile e il cotone tecnico. Le superfici opache si alternano a quelle lucide, creando un contrasto sensoriale che dà un’impronta visiva unica alla collezione.
Incoerenza come bellezza: il manifesto di Marni
Con la sua collezione A/I 2025-26, Marni ha rinnovato ancora una volta il suo spirito ribelle. Francesco Risso ha dato vita a un guardaroba che rifiuta la logica del “perfezionismo”, preferendo invece l’imperfezione come forma di bellezza. In un mondo dove la moda è sempre più incline a uniformarsi alle tendenze, Marni rimane un faro di sperimentazione, un marchio che non teme di andare controcorrente e di offrirci una visione fresca, autentica e provocatoria. Le forme asimmetriche, i dettagli inusuali e i materiali contrastanti non sono solo scelte estetiche, ma dichiarazioni di un’identità forte e indipendente.
Questa collezione diventa quindi un racconto di libertà creativa, in cui ogni capo, ogni accostamento di colori, ogni dettaglio ha un significato. Marni si conferma una delle voci più originali della moda internazionale, un marchio che continua a sfidare il concetto tradizionale di bellezza, invitando chi lo osserva a pensare, a sentire e a esprimersi in modi nuovi.