Dal workwear al party look: Stella McCartney veste la donna dinamica

Spiccano i tailleur dal taglio rilassato, i cappotti a vestaglia e gli abiti con drappeggi studiati per esaltare il movimento

a cura della Redazione

Stella McCartney torna a Parigi con una collezione Autunno/Inverno 2025-26 che riafferma il suo impegno per una moda etica senza rinunciare a femminilità ed eleganza. In un’epoca in cui il lusso e la sostenibilità si intrecciano sempre più, la stilista britannica riesce a dimostrare ancora una volta come l’innovazione possa convivere con la raffinatezza.

Un guardaroba contemporaneo e consapevole

La collezione è un perfetto equilibrio tra sartorialità fluida e materiali consapevoli. McCartney esplora il concetto di potere al femminile con completi dal taglio maschile, cappotti oversize e abiti scivolati che accarezzano la silhouette con leggerezza. La palette gioca con toni neutri come il beige e il grigio, interrotti da accenti più vivaci, mentre il mix di tessuti – dai velluti vegetali alle lane rigenerate – sottolinea l’impegno eco-friendly della Maison.

Dettagli che fanno la differenza

Le silhouette sono morbide, pensate per una donna che vuole sentirsi sofisticata senza costrizioni. Spiccano i tailleur dal taglio rilassato, i cappotti a vestaglia e gli abiti con drappeggi studiati per esaltare il movimento. Un elemento ricorrente è l’uso di texture contrastanti: eco-pellicce abbinate a tessuti fluidi, maglieria strutturata accostata a sete leggere. Gli accessori, tra cui maxi borse e stivali al ginocchio, completano il look con un tocco deciso.

Una moda che guarda al futuro

Stella McCartney continua a spingere i confini dell’innovazione sostenibile, sperimentando materiali come il Mylo™, una pelle alternativa derivata dai funghi, e tessuti riciclati di nuova generazione. Il messaggio è chiaro: il lusso non deve più passare per lo sfruttamento delle risorse, ma per una nuova consapevolezza.

Con questa collezione, la designer conferma la sua visione di una moda etica e sofisticata, dimostrando che lo stile e la sostenibilità possono (e devono) andare di pari passo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.