Quando un mostro sacro della musica internazionale come Bruce Springsteen ritorna sui palchi di tutto il mondo con un tour composto da ben ventisei concerti in tre mesi, l’evento non può che far scalpore.
Il noto cantautore statunitense durante la tanto attesa e chiacchierata data napoletana, con oltre tre ore di concerto ha incantato e fatto vivere momenti indimenticabili ai propri fan accorsi in una cornice spettacolare.
Il concerto è stato un vero e proprio spettacolo, con una scaletta ricchissima: una trentina di brani celebri ha ripercorso l’ormai quarantennale carriera dell’artista. Indimenticabili le esecuzioni di “Born in the USA“, “Born To Run” ma anche di “Wrecking Ball” (brano che dà il proprio nome all’ultimo album, nonché al tour) e “We take Care of Our Own“, contenuti nell’ultimo album.
Il Boss si esibirà di nuovo in Italia il 31 maggio a Padova, allo stadio Euganeo e il 3 giugno a San Siro a Milano.
Bruce Springsteen incarna l’immagine americana per eccellenza, quella più pura, perché in sé racchiude il carisma, il patriottismo, l’attivismo e la commistione di stili e culture diverse. Ma non solo. Il cantautore americano, che divenne una delle icone musicali mondiale negli anni Ottanta, ha utilizzato la sua musica come forma di espressione delle proprie idee.
(di Giulia Rozza)
