Per gli amanti della lettura, per coloro a cui piace raccontare con la penna in mano o per chi ha semplicemente voglia di cultura torna il Festival della Letteratura di Milano. A un anno esatto della prima edizione, dal 5 al 9 giugno, la capitale del libro italiana si animerà di incontri, dibattiti, parole e voci, che daranno vita alla seconda edizione del Festival. 180 gli incontri che avvolgeranno Milano dal centro alla periferia ravvivando ben 70 luoghi diversi della città.
Direttore artistico del Festival è ancora una volta Milton Fernández, attore, regista teatrale e scrittore uruguaiano, che tiene a sottolineare la difficoltosa ma gratificante realizzazione dell’evento. Organizzato senza alcun sovvenzionamento pubblico, vanta il contributo di centinaia di volontari oltre a quello di nuove e recenti sinergie con il Settore Biblioteche del Comune di Milano, con Società Umanitaria e con i circoli Arci. Unione di forze che ha come principale obiettivo l’idea che “la cultura sia un patrimonio comune, al pari dell’acqua e dell’aria“, si esprime così Fernández in una lunga lettera sul sito ufficiale.
L’esito è un calendario fitto di appuntamenti per tutta la città, anche in luoghi inconsueti come l’Area ex Bocciofila del Quartiere Umanitaria, l’ex Fornace e la biblioteca Chiesa Rossa, ricavata da una cascina ristrutturata. Forte è infatti la presenza di tematiche sociali: dalla disabilità all’integrazione, dalla violenza sulle donne al carcere e al recupero dei detenuti, tutti possibili di cambiamento e crescita grazie alla cultura e con la lettura.
Alcuni di questi temi sono stati affrontati nei primi giorni del Festival. Undicesimo comandamento – la violenza non è Donna, incontro con autore (Elena Mearini) che si è svolto nel giorno di apertura e che ha affrontato il dialogo con i detenuti sul delicatissimo tema della violenza di genere. Non posso stare ferma di Marilena Rubaltelli, inedito e sorprendente sguardo sulla disabilità. Emozioni dietro le Sbarre, mostra del corso di acquerello tenuto preso il 3° raggio della C.C. San Vittore per conto dell’associazione Anteas.
La giornata conclusiva del Festival, si svolgerà proprio in occasione del ritorno della DomenicaAspasso, giornata in cui auto e moto si fermeranno, e proprio in questa occasione si svolgeranno alcuni eventi all’aperto come Ma dove vai Milano in bicicletta?, pedalata per riscoprire gli angoli meno noti della città. Cinque giorni, insomma, in cui la parola chiave è “PARTECIPATE”, per far si che l’impegno di tanti volontari verso la cultura non sia stato vano e che la cultura stessa possa animarci quotidianamente, come ha animato lo stesso Fernández che nella sua lettera di presentazione dell’evento aggiunge “con la cultura non si mangia, diceva qualcuno. Abbiamo imparato strada facendo – noi, per i quali quella frase costituisce una baggianata – che è comunque un ottimo modo di mantenere la linea”.
(di Stefania Bleve)