10 minuti di magia durante la grandiosa sfilata di Dolce&Gabbana che ha presentato meravigliosi abiti per la collezione primavera/estate 2014, decidendo un tema particolare: la Sicilia antica. I due famosi stilisti italiani, Stefano e Domenico, hanno infatti deciso di rileggere in chiave moderna gli albori della nostra società, le rovine greche del sud del Bel Paese, adattate creativamente alle tendenze odierne.
Stampe litografiche degli antichi templi; cinture, accessori e ancora stampe di monete storiche; fiori di mandorlo in rilievo e decorazioni delle ceramiche su abiti, gonne e soprabiti; il tutto su linee moderne e utilizzando tessuti originali che mettono ancor più in risalto l’incanto della decadenza abbinata alla modernità.
La scelta dei tessuti è stata infatti sicuramente cautamente ponderata: tessuti svariati quali il macramè, il pizzo di organza, la seta, lo chiffon, il broccato, l’organza e la pelle stampata dipinta color oro, tutti accomunati da una lavorazione attenta e minuziosa per far si che anch’essi avessero una parte importante nel gioco di richiamare l’antico pur rimanendo nell’attuale.
Anche i colori richiamano il calore dei paesaggi in cui sono immersi i templi e le rovine antiche, così da suscitare nello spettatore un senso di fatata malinconia, la stessa che si prova dopo un viaggio tra queste meravigliose rovine siciliane.
Stupendi gli accessori: le cinture con grosse monete in vita e le coroncine dorate sui capelli delle modelle, quasi come fossero Dee antiche alla moda. Ma anche le scarpe con originali tacchi a colonna o con zeppe in legno decorate con pietre e monete.
La chiusura della sfilata non poteva essere più perfetta di quella decisa dai due stilisti: l’uscita “abbagliante” di tutte le modelle, una a fianco all’altra, tutte vestite con abiti dorati, proprio per rimanere sempre più impresse nelle menti degli spettatori, che rimangono così “accecati” da cotanta bellezza.
Anche in questa stagione di Fashion Week Dolce&Gabbana sono riusciti sicuramente a impressionare tutti gli amanti della moda, regalando non solo una magnifica sfilata, ma un vero e proprio tuffo in un passato affascinante, reso ancora più attraente dalla rivisitazione creativa che è riuscita a trasferire la bellezza di paesaggi su abiti e accessori.
(di Giulia Girelli)