Woody Allen ci riporta davanti allo schermo con la sua nuova pellicola “Blue Jasmine” in uscita nelle sale il 5 dicembre.
La protagonista, interpretata da Cate Blanchett è una donna mondana e aristocratica, abituata a belle feste in ville al mare, a cene di gala, a gioielli e al lusso di Manhattan, dai quali dovrà però separarsi in seguito al fallimento del suo matrimonio con il facoltoso ed anche truffatore marito Hal (Alec Baldwin). Dalla morte di quest’ ultimo, la bella e elegante Jasmine cade in una crisi esistenziale e rimane senza nulla, così decide di trasferirsi nella casa modesta della sorella Ginger (Sally Hawkins) e la sua nuova vita di periferia non le si addice assolutamente. I cocktail di farmaci antidepressivi che sono una costante per tutto il film, la inducono a un’ostilità verso tutto ciò che la circonda, compreso il fidanzato della sorella, Chili (Bobby Cannavale), che lei reputa un fallito.
La pellicola è il ritratto dell’ America odierna, che porta con sé gli effetti di una crisi che negli ultimi dieci anni ha fatto perdere molto sia a ricchi sia alla classe media sia ai poveri. Come accade frequentemente nei film di Allen, il personaggio al centro della vicenda è una donna perché ritiene che siano proprio loro a saper emozionare emozionandosi e a saper essere drammatiche. Lo conferma la favolosa Cate Blanchett che con la sua umanità e fragilità trasmette un senso di precarietà della condizione umana, nonché di quella sociale. Piena di difetti, Jasmine si rende cieca di fronte alla realtà perché troppo concentrata ad ascoltare le opinioni altrui. E’ una donna che distoglie lo sguardo dalla mondo, nascondendosi dietro le certezze e quando queste le vengono a mancare rimane sola davanti alla sua vita che ormai le appare vuota.
Sara Caponetto
Ottimo articolo! Complimenti alla Caponetto!