Guardando tutte le collezioni presentate a Milano per la Fashion Week si è intravista una certa stravaganza: tessuti luminescenti, pattern geometrici e futuristici, mix di colori, pop art, piume, pelle e un evidente richiamo agli anni 70.
Ma il King rimane pur sempre il King!
Giorgio Armani non solo si è completamente distinto dal resto dei fashion designers nell’utilizzo della colour palette, composta di soli tre colori nero,grigio e verde acido, ma è rimasto fedele alla tradizione pur rinnovandola.
Linee morbide e fluide per una Donna di classe ma che non rinuncia alle nuove tendenze: i pantaloni, con gamba larga e retta, si accorciano fin sopra la caviglia, creando un sensuale movimento, le giacche si stringono in vita e si caratterizzano per la linea semplice ed essenziale e dettagli chic.
In tema di bluse e shirts Giorgio Armani ci sorprende con una rivisitazione della stessa, ovvero elimina completamente il taglio tipico da italian shirt e la reinterpreta partendo dal jacket concept: il risultato? Una camicia morbida sui fianchi con uno scollo V e rever rigido seppur nella medesima texture.
Le gonne creano dei volumi soft e avvolgono in maniera dolce la silhouette.
Per le scarpe grande attenzione all’uso dei tessuti e colori: pelle sulla punta tonda e sperone in tessuto grigio, rigorosamente senza plateau e tacco Bally e nabuk per scarponcini e francesine con tacco a coda nei colori del verde acido, grigio e nero.
Borse ampie dalle linee classiche ma insolite dal punto di vista stilistico e pochette nei colori del nero e verde acido, per un total look in pieno stile Armani.
Per quanto riguarda i capispalla sono stati presentati in tre lunghezze: vita, ginocchio e caviglia, con particolare attenzione ai dettagli su collo e tasche.
Grande expo di pellicce: pattern animalier con forma a campana in grigio e nero, la sfilettata grigia corta sui fianchi con sfondo verde acido e la mega pelliccia a pelo lungo nera fino al ginocchio.
E per finire in bellezza un defilé di abiti da sera impreziositi da giochi di luce che vestono la Donna di Armani contraddistinguendola per eleganza, femminilità e Stile Made in Italy.
Benchè il Fashion Designer Italiano si sia risentito che Anna Wintour abbia “snobbato” la sua sfilata e che Camera della Moda lo abbia posizionato nell’ultima giornata della Fashion Week (magari proprio per chiudere in bellezza) la sua sfilata è stata un vero e proprio successo e a dimostrarlo sono stati i commenti degli spettatori che lo hanno definito insuperabile e unico nel suo genere.
di (Vania Coniglio)