Vladimiro Gioia: Il Lusso Estremo del Made in Italy

 

Poche parole per descrivere questo brand che ha fatto il suo primo debutto nel mondo della moda con la collezione  A/I 2009-2010: Artigianalità e Made in Italy.

Il designer, erede di una famosa ditte di pellicce, crea i suoi capispalla unendo le abilità artigianali ad uno stile moderno, anticonformista e dall’anima rock, senza tralasciare la qualità, il lusso e l’ eleganza di un capo unico nel suo genere.

Per il prossimo autunno/inverno lo stilista ha creato una collezione “mosaico”, intarsi in visone nelle tonalità rosso, viola, bianco e giallo ocra, dettagli in coccodrillo e volpi multicolore, che danno vita ad esplosione di colori e volumi e ad uno stile contemporaneo e mai scontato.

Scopriamo attraverso le sue parole, il concept della sua creatività.

 

 

Un marchio giovane il Suo. Agli anni trascorsi a lavorare per l’azienda di famiglia, seguono collaborazioni con Griffe internazionali.  Poi un giorno Domenico Dolce e Stefano Gabbana entrano nella Sua vita, se Le dico SPIGA2, Lei cosa mi racconta? Che ricordo ha di quell’incontro?

Quando la mia responsabile vendite mi ha chiamato per comunicarmi che ero stato scelto per questo progetto ho provato un’esplosione di sensazioni, gioia e felicità.

Ricordo ogni singolo momento di quell’esperienza, l’incontro con Domenico e Stefano, ma soprattutto l’emozione nel vedere i primi capi esposti nella vetrina di Spiga2. In particolare una pelliccia della mia collezione F/W 12 in volpe verde smeraldo con la schiena in coccodrillo.

Tutt’oggi ripensando a quei momenti provo un’infinita gioia.
A Couturier, Lei preferisce definirsi Moderno Artigiano. Cura massima per il dettaglio e produzione esclusivamente Made in Italy.
Dove trae ispirazione per le Sue collezioni?

Essendo cresciuto nell’azienda di famiglia, la tradizione e il lavoro totalmente hand-made sono impressi nel mio DNA e quindi sono il cuore delle mie collezioni.

Prendo ispirazione dal mio vissuto e da tutto ciò che mi circonda: la natura mi colpisce per i suoi colori, l’arte mi colpisce per il genio degli artisti e la loro creatività. In particolar modo amo la pittura di Kandinsky, un mix di colori e creatività, proprio come le mie creazioni.

Adoro inoltre la fotografia, potrei definirmi un cultore; ritengo che i fotografi siano dei grandi artisti, grazie all’atmosfera che percepisco dalle loro fotografie prendo spunto per le mie creazioni. Ed infine, ovviamente, traggo ispirazione dalla vita, in generale: le persone, le città e le emozioni che provo mi trasmettono molta energia.

 

Avanguardista puro, Lei è stato tra i primi a riportare e ristabilire il concetto di pelliccia.
Oggi spopola, Lei crede rimarrà nelle prossime stagioni invernali?
Lo potremmo chiamare capo/investimento?
Che particolarità hanno le sue pellicce?
 

Certo, si può definire un investimento; inoltre chi acquista un mio capo acquista e percepisce la mia passione, la cura e il tempo dedicato alla creazione di un capo esclusivo. Credo fermamente nell’unicità dei miei capi e, in un mondo molto spesso veloce e poco attento ai particolari, ho voluto proporre dei capi unici che prendono forma grazie alle sapienti mani delle maestranze artigiane.

 

La Sua collezione FW 14/15 a cosa o a chi si ispira? 

Come dicevo prima l’arte è da sempre una grande fonte di ispirazione per me.

Come le piccole tessere dei mosaici di Ravenna e di Monreale si uniscono e creano delle opere d’arte dalla bellezza unica, ho cercato di unire pelli e intagli di pelliccia per creare dei capi unici in un’esplosione di colori e volumi. Ho unito intarsi di visone, nelle tonalità del rosso, viola, bianco e giallo ocra, per ricreare delle forme geometriche su cappotti e gilet, resi avvolgenti con l’utilizzo di volpi multicolore. I dettagli in coccodrillo cangiante e pitone non mancano e sono presenti in diversi capi, su schiena, maniche e vita, per definire le forme e rendere ancora più preziosi cappotti in visone e cincillà dai toni naturali e voluminosi bomber in volpe.

 

Il capo a cui è più affezionato?

Anche se tra i propri figli e’ impossibile scegliere il migliore, potrei dire di essere più affezionato quello che abbiamo rinominato “Delice”, un cappotto in visone con un mosaico di colori arancio, viola e bianco e maniche in volpe multicolore.

 

Che tipo di donna veste le Sue creazioni e come Le piacerebbe vederla?

La donna ideale che vorrei vestisse le mie creazioni è una donna sicura, attenta ai particolari e soprattutto amante del bello.

 

Mi crea un outfit -tipo?

Abito in seta, rigorosamente con un tacco alto e, ovviamente, una delle mie pellicce.

 

Cosa, scegliendo oggi nella Sua collezione, mi ritroverò probabilmente anche tra dieci anni?

Una pelliccia di visone intarsiato costituita da 800/1000 intagli di visone cuciti tra loro a formare un’opera artigiana e unica che durerà nel tempo.


In chiusura …. I 3 capisaldi, che Le piacerebbe , tenesse a mente la sua donna?

Direi le caratteristiche del mio lavoro e dei miei capi: Made in Italy, lavorazione artigianale e ricerca del dettaglio.

 

 

di (Federica Piacenza)

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