Visionnaire Home Philosophy:largo al nuovo dandy

 

I dandy e le donne affascinanti dominano il mondo, o almeno così dovrebbe essere“. Così disse Oscar Wilde nel suo racconto “Il milionario modello”, nel XIX secolo. E ancora una volta, il dandy più celebre della storia sembra essere stato capace di anticipare i tempi; il suo aforisma, lapidario e ironico quanto basta, sembra essere stato scritto apposta per descrivere, in poche parole, il concetto che sta dietro alle nuove collezioni del brand italiano Visionnaire Home, presentate al Salone del Mobile di Rho, una delle quali si chiama – che coincidenza! – “The Great Dandy”.

Lusso, ricercatezza e tanta, tanta voglia di stupire i propri ospiti: questi sono i tre comandamenti cui risponde l’arredamento Visionnaire. Legni pregiati, marmi, ottone, superfici in onice e alabastro, acciaio lavorato al laser; il mix di questi materiali così diversi tra loro non crea semplici mobili, ma oggetti d’arte capaci di cambiare del tutto l’atmosfera di una stanza.

Nella sala da pranzo Windsor, che ha fatto del bianco e del nero i suoi protagonisti, rendendoli più lucenti che mai, spicca il lampadario Siglinde, che ritrae le avventure dei pirati inseguiti dal terribile e leggendario Cracken. E Siglinde, questa volta in versione applique da muro, compare anche nella lussuosissima Windsor Bedroom, un tripudio di bianco, pelle e lucente ottone.

Una camera da letto in cui ogni dettaglio è curato e studiato in ogni aspetto; impossibile non restare a bocca aperta davanti all’angolo esclusivamente dedicato alla toeletta della signora, così come di fronte all’armadio con nicchia per la vasca da bagno. Windsor Girl Bedroom segue le medesime linee, inserendo però elementi fiabeschi e fioriti nel letto Primrose, la cui imponente testata è interamente ornata di fiori multicolore.

La casa di Visionnaire è il rifugio del nuovo dandy e delle lady del XXI secolo, amanti del lusso e del relax di classe. Esteti che rifuggono la normalità e il sentirsi “persone comuni”, perché “il dandismo, a modo suo, è un tentativo di affermare l’assoluta modernità della bellezza”.

Oscar Wilde docet.

 

di (Martina Porzio)

Lascia un commento

Your email address will not be published.