ESTOY VIVA: LO SGUARDO CRUDO DI REGINA JOSÈ GALINDO AL PAC DI MILANO.
Quando l’arte non ha paura.
Il PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, apre la stagione espositiva del 2014 tornando a parlare del corpo, con una grande mostra personale e una nuova performance di Regina José Galindo, Leone d’Oro alla 51. Biennale di Venezia come migliore giovane artista. Promossa dal Comune di Milano Cultura in occasione di MiArt 2014, prodotta da PAC e Civita e curata da Diego Sileo ed Eugenio Viola, Estoy Viva è la prima antologica dell’artista mai realizzata.
La mostra, articolata in cinque sezioni: Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte, è una summa del percorso artistico e personale della Galindo, un viaggio in cui vita e arte sono legate in un intreccio soffocante e in cui non c’è spazio per divagazioni o falsi pudori. È un’esibizione cruda, onesta, spietata e poetica allo stesso tempo.
La violenza che un popolo come quello del Guatemala è costretto a subire e percepire in una sorta di allucinata quotidianità diventa endemica, penetra le menti e i corpi, si insinua fino a diventare norma e spregio dell’umanità. Regina usa la sua arte e lo strumento che meglio la rappresenta, il corpo, come amplificatore del disagio e della sofferenza che ha osservato e vissuto. Come un suono sordo e stonato l’orrore rimbalza dalla memoria alla rappresentazione performativa, dal corpo fisico al corpo collettivo del pubblico, dal privato al sociale fino a diventare fenomeno globale.
Le cinque tematiche si snodano, tramite video, fotografie, testimonianze, in un percorso costruito da cortocircuiti e slittamenti. Le azioni più emblematiche e conosciute, come ¿Quién puede borrar las huellas? (2003), Himenoplastia (2004), Mientras, ellos siguen libres (2007) e Caparazon (2010) sono affiancate da opere più recenti e numerosi lavori inediti o mai esposti prima in Italia, come Marabunta e Joroba (2011), Descensión (2013) o la toccante La Verdad, (2013).
Non c’è soluzione di continuità, il passato e il presente si fondono in una gamma di immagini che mostrano la vita (o una vita) di crudeltà per poi sfociare in rassicuranti e consolatorie esperienze di connubio con la natura e la terra. Non è una mostra facile Estoy Viva. È un inno alla vita puntellato da molteplici episodi di morte. Si è parlato di corpo che torna ad essere elemento scomodo e di denuncia. Ma in questo caso non sono la nudità, la clinica assertività delle immagini, il sangue, la ricerca del limite e l’indagine del dolore come sinonimo di impotenza che sconvolgono. Una piccola e giovane donna che viene dal Guatemala denuncia soprusi e privazioni ai danni del suo popolo, e la ferita più grande viene dall’impassibilità con cui il mondo guarda senza agire o prendere posizione.
La mostra sosterrà, attraverso una donazione, l’attività di Amnesty International, l’Organizzazione non governativa indipendente e autofinanziata che dal 1961 difende i diritti umani ovunque siano violati. Tutti i visitatori del PAC potranno contribuire a sostenere le attività di Amnesty International in occasione della mostra: basterà scegliere il biglietto Donazione, disponibile nella formula intero (€ 9,00 anziché 8,00 con 1,00 di donazione), ridotto (€ 7,50 anziché 6,50) e ridotto speciale (€ 5,00 anziché 4,00). Estoy Viva è realizzata con il sostegno di TOD’S, sponsor dell’attività espositiva annuale del PAC, e con il supporto di Vulcano. Per avvicinare il pubblico al complesso e articolato lavoro dell’artista il PAC raddoppia le visite guidate gratuite. Tutte le domeniche alle ore 17.30 e tutti i giovedì alle 19.00 previo acquisto del biglietto della mostra. In occasione dell’esibizione verrà pubblicato un catalogo edito da Skira Editore, con testi inediti dei due curatori e di Emanuela Borzacchiello, latino-americanista ed esperta in gender studies.
REGINA JOSÈ GALINDO – ESTOY VIVA
fino al 8 giugno 2014
PAC – MILANO
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 — 19.30
Giovedì 9.30 — 22.30
Lunedì chiuso
T +39 0288446359
www.pacmilano.it
di (Roberta Donato)
Regina Josè Galindo al PAC di Milano
