Una mostra che ripercorre la carriera della straordinaria figura di Bettina quella in scena alla Galleria Sozzani di Milano dal 16 settembre al 2 novembre 2014.
E’ grazie al lavoro di grandi fotografi degli anni Cinquanta, periodo in cui la bellissima Bettina raggiunge l’apice della sua carriera, che possiamo godere degli splendidi lavori che l’hanno vista protagonista indiscussa nonché consacrata a musa ispiratrice di grandi nomi del mondo della moda.
Ma andiamo ad indagare su questa figura femminile così affascinante da carpire l’attenzione di personaggi del calibro di Coco Chanel, Jacques Costet, Lucien Lelong, Hubert de Givenchy, Christian Dior e Jacques Fath, solo per citarne alcuni. Icona di charme e stile, la bella donna con il sogno di lavorare come stilista, grazie all’incontro con Jacques Costet, avvenuto nel 1944 a Parigi, ottiene il suo primo lavoro come modella, folgorando lo stilista che le fa indossare un suo abito. Ma dopo Costet Bettina continua la sua corsa verso la fama e riesce a conquistare anche Jacques Fath, che disegna per lei una linea ad hoc, descrivendola come una collezione che “solo lei può indossare con naturalezza ed eleganza”.
Da quel momento Bettina diventa la più richiesta tra le modelle e dà il via a momenti che segneranno in modo indelebile la storia della fotografia di moda. Solo dopo aver conosciuto Givenchy ed aver viaggiato incontrando personaggi come Jacques Prévert, Greta Garbo, Elizabeth Taylor, Gregory Peck, the Bogarts, Ava Gardner, John Huston, Irving Shaw, Charlie Chaplin, Truman Capote and Gary Cooper, e molti altri ancora, nei primi anni ‘60 decide di abbandonare la scena pur continuando a lavorare nel settore della moda.
Qualche sporadica ricomparsa per Coco Chanel e la collaborazione, in altre vesti, con il grandioso Valentino mantiene di lei l’idea che ancor oggi rappresenti una forte influenza fra gli stilisti e i fotografi contemporanei.
Un grazie particolare va ai fotografi che ci permettono di godere di questo viaggio a ritroso nel mondo della moda: Erwin Blumenfeld, Henri Cartier-Bresson, Jean-Philippe Charbonnier, Henry Clarke, Louise Dahl-Wolfe, Georges Dambier, Robert Doisneau, Nat Farbman, Horst P. Horst, Arik Nepo, Gordon Parks, Irving Penn, Willy Rizzo, Emile Savitry, fratelli Seeberger, Maurice Zalewski.
Accorrete dunque a perdervi nel sogno di Bettina tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 19.30 e mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 21.00.
di (Laura Dallera)
Bettina: un sogno diventato realtà
