Fast fashion…la nuova era

Quando a Milano, in un ex cinema di corso Vittorio Emanuele, Zara aprì il suo primo megastore quegli stilisti riconosciuti come dal fiuto infallibile liquidarono l’evento con un misero: “Non hanno futuro…Ci copiano” E’ passato un decennio, Zara cresce e si moltiplica, i fatturati esplodono letteralmente e i suoi competitors sono aumentati a dismisura, da Mango ad H&M e tanti altri marchi figli del post 11 settembre. Da quel giorno tutto è cambiato, le strategie di vendita, di mercato, di comunicazione sono state completamente ridisegnate.
Azzerata l’opulenza a tutti i costi, entriamo nell’era del fast fashion che consente di essere veramente cool e up to date spendendo poco o meglio, il giusto.
Pochi pezzi disegnati dagli stilisti che hanno fatto la storia della moda.
Il risultato lo si vede da sè, code chilometriche davanti agli stores il giorno della presentazione della capsule collection e il sold out in poche ore.
Operazione di marketing geniale che punta all’aumento di fatturato realizzando in concomitanza dell’evento impennate incontrovertibili, ma è anche un mezzo di rotazione e attrazione della clientela in punto vendita, ponendo l’attenzione sul designer di turno e spingendo il cliente finale a visitare anche la sua main own collection in show-room.
Lanvin per H&M, come già Jimmy Choo e Roberto Cavalli, e il pàlmares di collaborazioni non finisce, a novembre sarà la volta di Donatella Versace che firmerà alcuni outfit per la catena low cost svedese Hennes & Mauritz.
In anteprima, il primo outfit Versace for H&M.
Ancora una volta la grande stilista non dimentica, una limited edition ispirata all’amatissimo fratello Gianni in puro stile anni ’80 e ’90.
Palette colori fluo, tipici della maison, cintura dorata con la medusa, abiti fascianti.

Federica Piacenza

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