Bottiglie spumeggianti, Champagne francese, Porto, vini rossi fermi e vini bianchi fruttati sono state l’investimento di 500 milioni di dollari che Emirates ha voluto regalare ai suoi clienti: 1,2 milioni di bottiglie invecchiate nella cantina Emirates dove le uve italiane sono le preferite e restano le protagoniste fin da subito secondo le stime di Emirates che dichiara che tra Gennaio 2013 e Ottobre 2014 sono state servite 141, 192 bottiglie della nostra penisola.
La tendenza è quella di associare il vino a una esperienza sensoriale, degustativa per concedere al passeggero il giusto relax.“Per noi il vino è esperienza. I nostri clienti vogliono gustare vino a bordo come se stessero in un ristorante di lusso. Non è semplicemente rosso, bianco o rosé. Sono interessati alla provenienza dell’uva, l’annata, l’eredità del vigneto e così via. E’ per questo che oltre un decennio fa ci siamo allontanati dal processo standard di scelta e abbiamo deciso di prendere il controllo del nostro destino”, ha detto Sir Tim Clark, presidente della Emirates Airline.
La compagnia parla francese offrendo anche una selezione delle cantine francesi come un Château Lafite, Château Margaux, Château Latour, Château Haut-Brion e Château Mouton-Rothschild che rendono la cantina di Emirates il sogno proibito di ogni esperto di vino, ma il tricolore italiano gioca un ruolo importante: con 24 varietà servite a bordo, i vini bianchi rossi e verdi vincono nella lista dei più serviti.
Per qualsiasi informazione i clienti interessati possono visitare per vedere le liste dei vini, semplicemente inserendo i dettagli del proprio volo al link: http://www.emirates.com/ae/english/flying/dining/wines/inflight-wine.aspx
di (Elena Frattaroli)