L’otto gennaio debutterà nelle sale cinematografiche il nuovo film diretto e interpretato da Russell Crowe: The Water Diviner.
La storia è ambientata intorno al 1919, subito dopo la fine della prima guerra mondiale, e Joshua Connor, il protagonista, sarà al centro di un’avventura epica, avvincente e ricca di colpi di scena.
Quattro anni dopo aver perduto i suoi tre figli sul campo della tragica battaglia di Gallipoli, l’agricoltore rabdomante Joshua decide di intraprendere un viaggio di oltre 9000 miglia per riportare a casa i corpi di Edward, Henry e Arthur.
Un magistrale Russell Crowe interpreterà il ruolo del protagonista valoroso e impavido, pronto a fronteggiare quasiasi difficoltà pur di difendere la memoria di chi ama. La passione e la profondità che questo grande attore regalerà al personaggio di Connor, lo faranno nuovamente portavoce dei più potenti e irrefrenabili sentimenti umani.
La produzione di questa romantica avventura è stata avviata nel 2013 da Keith Rodger, affiancato da un instancabile Russel Crowe, per la prima volta al contempo regista e attore protagonista.
Buona parte del film è girata in Australia, sebbene solo un quinto della storia si svolga sul continente. Per le scene ambientate nei luoghi più caratteristici di Istanbul, le autorità turche hanno mostrato grande disponibilità, consentendo ai registi di girare nel prezioso palazzo Topkapi o nella splendida Moschea Blu.
FOCUS
Russell Crowe, uomo duro e drammatico
Russell Crowe, questa volta attore e regista, sarà nuovamente all’altezza delle aspettative.
L’intensità e la passione che questo attore regala ai suoi personaggi rendono le sue interpretazioni indimenticabili. Vincitore di un Oscar, (Il Gladiatore, 2001), di un Golden Globe e di un premio BAFTA (A Beautiful Mind, 2002) come Migliore Attore, Crowe ha tutte le carte in regola per essere amato e applaudito dagli spettatori di tutto il mondo.
E’ il “Pathos“, dal greco “ soffrire” ed “emozionarsi”, che sa conferire a ogni sua interpretazione, a rendere questo attore così speciale.
di Arianna Maria Beatrice Libio