Monza celebra, nella stupenda cornice di Villa Reale appena restaurata, il genio creativo di uno dei fotografi contemporanei più amati.
Dopo il grande successo di quella che è divenuta un’icona della fotografia mondiale, La ragazza afghana, la strada professionale e creativa di Steve McCurry si è rivelata in continua ascesa.
La rassegna a lui dedicata, presso Villa Reale di Monza fino al 6 Aprile 2015, espone i lavori più recenti di questo fotografo, affiancati a suoi grandi classici. Instancabile investigatore dell’animo umano, nei suoi scatti McCurry riesce a cogliere l’interiorità del soggetto arrivando nel profondo, esattamente “oltre lo sguardo”. Lui stesso, infatti, ha dichiarato: “ho imparato ad essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te”. Grazie alla mostra, è possibile conoscere l’avventura della sua vita e della sua professione, seguendo il fil rouge delle sue passioni, fino a scoprire la sua tecnica e comprendere la sua voglia di condividere con il mondo intero l’esperienza della prossimità con la sofferenza, e spesso con la guerra, vissuta in luoghi molto diversi tra loro, come India, Birmania, Afghanistan, Cambogia, fino a Giappone, Italia, Brasile e Africa. Le immagini stupiscono per i loro colori vividi e i contrasti, introducendo lo spettatore in un’altra dimensione, quasi metafisica, della realtà. Non è un caso se l’evento culturale si sovrappone a un’altra retrospettiva di estremo interesse: “Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso”, che mira ad approfondire l’universo artistico del grande Maestro metafisico, indagando il rapporto del pittore con alcune tematiche della sua ricerca e, in particolare, con la presenza ricorrente di alcuni oggetti nella sua arte. Suggestione e atmosfere enigmatiche, sospese tra sogno e realtà, coinvolgeranno i visitatori fino al 1 Febbraio 2015.
La mostra di Steve McCurry, curata da Biba Giacchetti e Peter Bottazzi, si compone di circa 150 immagini di grande formato con disponibilità di audioguida ed è accessibile con il biglietto di ingresso del Secondo Piano Nobile.
di Jessica Landoni
Sono pienamente d’accordo con l’autrice di questo articolo!! Ottima mostra!!!