Ci sono profumi e poi ci sono essenze, elisir di note e caratteristiche che fanno viaggiare la mente e trasmettono emozioni con il solo contatto.
Serge Lutens fa parte di queste emozioni. A partire dalla vista, si è subito catturati dal nero costante in tutte le sue creazioni. Egli nutre per questa tonalità una forte speranza e la inserisce in una cornice cosmopolita dal tono chic francese, per l’ispirazione della prima bozza dello spartito con note calde e autobiografiche. Serge Lutens nasce infatti da una relazione adultera: la madre si presenta alla clinica per partorire dove viene trattata dalle suore con grande freddezza e ostilità. Soffre molto e a lungo. Al termine del travaglio la Madre Superiora, sentenzia: «Lo avete voluto, ora pagate!». Serge Lutens rimane particolarmente turbato dal racconto della sua nascita, da qui il suo rapporto conflittuale con la religione. Era una fredda notte parigina del 14 Marzo 1942. Il contrastante ossimoro tra la gioia della nascita e il freddo della neve uguale al trattamento religioso sono state chiara ispirazione per “ La Religiose” dove la castità della neve è rappresentata dalle note floreali del gelsomino bianco in contrasto con il muschio animale, un trattamento barbarico a cui esemplari di piccoli cervi asiatici venivano sottoposti per estrarre le ghiandole ormonali che avrebbero creato le essenze. Oggi tale trattamento è chimico. In “La Religiose” si avverte il contrasto tra il bene e il male, tra il peccato e la redenzione. La confezione richiama tale resistenza scegliendo come colori principali il nero e il viola. Diversa ispirazione, più rococò e barocca è “L’Incendiare”, un vero elisir che rappresenta lusso, arte, e l’unicità di possedere note artistiche superiori a qualunque essenza poichè è un parfume. Per distinguersi. Con queste parole Serge Lutens la descrive: “L’incendiaire è il fiammifero con cui dò fuoco a ciò che mi brucia dentro e mi consuma. È l’amore che mi dà forza nei momenti più bui e ciononostante ne porto il lutto”. La presentazione di tale opera è pervasa da oro colato come sinonimo di luce, di poesia che rinfranca lo spirito, colpito dal nero eterno. Section d’or è una battaglia verso la quotidianeità e la mediocrità. E’ la possessione di opere d’arte olfattive con la presenza di ingredienti preziosi, raffinati e ambiziosi cosi come lui, un dandy che ha deciso di vivere a Marrakech per essere conquistato dalla profumeria araba è per perfezionarle i sapori orientali acri, avvolgenti e sensuali. Come è la sua personalità.
di Elena Frattaroli