La galleria Kaufmann Repetto presenta dal 23 gennaio al 28 febbraio 2015 la mostra personale di Andrea Bowers. L’artista americana, da sempre attenta alle tematiche sociali e di attualità, espone una serie di lavori realizzati attraverso diversi media, dal disegno alla scrittura, dalla scultura all’assemblaggio, oltre ad installazione, performance e fotografia. Il progetto amplia un corpus di opere iniziato nel 2007, finalizzato a documentare movimenti e attivisti impegnati nella lotta politica per il diritto di emigrazione e, in particolare, per porre fine alle ingiustizie politiche di confine degli Stati Uniti. Il fulcro dell’intera mostra è dunque “il confine”, inteso come condizione antropologica, sociologia, etica, estetica e semiologica.
I materiali d’archivio, le fotografie e i disegni presenti in mostra nascono dalla partecipazione in prima persona dell’artista a numerosi movimenti di attivisti locali. Particolarmente importante è il movimento chicano dei Brown Berets, i cui materiali d’archivio sono presentati nella mostra insieme ad un’intervista ad uno dei suoi fondatori, Carlos Montes, ad opera dell’artista. Questi materiali sono esposti accanto a grafiche politiche contemporanee e a fotografie scattate durante marce e proteste locali, assemblati in un’installazione a parete. L’intera mostra è sintetizzata da un disegno che riporta una citazione di Che Guevara scritta a mano sul ritaglio di una pagina del giornale La Causa del settembre 1969: “Anche a costo di sembrare ridicolo, il vero rivoluzionario è sempre guidato da sentimenti d’amore”.
di Camilla Cardelli
ottimo articolo, non vedo l’ora di visitare la mostra !