Le donne sono dotate di una propensione naturale e innata ad essere attente al benessere altrui e sensibili ai diritti umani, tendenza che in generale è presente in forma più spiccata rispetto agli uomini.
Alcuni studi mettono in luce come la presenza delle donne tenda a favorire il passaggio di tali valori agli uomini, evidenziando anche che la presenza di una neonata femmina predisponga il padre ad essere più sensibile e attento ai valori di uguaglianza e parità sociale.
Un recente studio danese ha esaminato l’effetto che determina la nascita di un figlio sugli amministratori delegati di più di 10 mila imprese, dal 1996 al 2006. Da ciò è emerso che quando il soggetto in studio diventa padre del suo primo figlio, a seconda del genere del nascituro, questo tenderà a pagare se stesso e i suoi dipendenti in modo diverso. Se il figlio è maschio, egli tenderà a pagare se stesso di più e i suoi dipendenti di meno; viceversa, se la figlia è femmina, la tendenza è quella di pagare tutti i suoi dipendenti di più. I risultati sembrano dunque confermare che avere una figlia femmina rende il padre più generoso nei confronti degli altri, rispetto all’avere un figlio maschio, evento questo che sembra mantenere l’uomo in uno stato di maggiore competitività verso gli altri maschi.
Un altro interessante studio evidenzia come le persone, maschi o femmine, con più sorelle, sono anche quelle che mostrano maggiori probabilità di adottare comportamenti pro-sociali, come ad esempio prendersi cura con maggior dedizione dei membri della loro famiglia. Questo suggerisce che le donne sono influenzate dalla presenza delle loro sorelle, tanto quanto lo sono gli uomini. Coloro che invece hanno solo fratelli maschi, risultano più individualisti e più tendenti alla competitività.
Da tutte queste ricerche viene fuori con chiarezza l’importante ruolo delle donne nel trasmettere i loro ideali di cooperazione e di uguaglianza agli uomini, e anche alle altre donne.
Gli uomini hanno quindi un motivo in più per avere “bisogno” delle donne, in quanto la presenza di quest’ultime li aiuta a dedicarsi maggiormente agli altri, ad essere più collaborativi e disposti a massimizzare i risultati, sia per il loro personale vantaggio che per quello del prossimo.
di Laura Tirloni