Sono terminate le sfilate di Parigi lasciandoci stupiti e meravigliati per la bellezza dell’Haute Couture che ha vibrato nelle passerelle della Ville Lumière per la Primavera / Estate 2015.
I migliori atelier con i loro personali laboratori di sperimentazione hanno messo in scena suggestive collezioni per scoprire nuovi modi di concepire l’arte della moda all’interno di rilassate e romantiche atmosfere glamour.
La sfilata Moonage Daydream di Christian Dior è di vocazione sperimentale, un viaggio metafisico all’interno dello spazio di Museo Rodin dove impalcature metalliche costruite con tubi di ferro e pareti di specchi disorientano l’architettura per esaltare una passerella concettuale futuristica dal carattere vagamente rétro.
La vision del designer belga Raf Simons deriva da una reinterpretazione della moda del passato con la sua tradizione, che si trasforma nel presente per abbracciare la sperimentazione e sviluppare la concezione di un mondo psichedelico con infinite possibilità.
Sono presenti il romanticismo degli anni 50, la libertà degli anni 60, la follia degli anni 70 e altre correnti riunite in stili, materiali e forme che giocano in modo geometrico e spaziale plasmando nuovi risultati.
Mantelle plastificate trasparenti con decorazioni di fiori sopra aderenti body di lana fantasia jacquard stile Memphis esaltano una silhouette femminile.
Abiti bustier dalla forma ad A con plissettature decorate da nastri multicolori oppure ricamati di merletto di cotone ecrù e di paillettes, si accordano delicatamente con la seta e si accompagnano con lunghi e leggeri soprabiti.
Tagli precisi definiscono il corpo della donna valorizzando il punto vita con dettagli di placche metalliche circolari, mentre la zona del busto è sapientemente destrutturata con tagli a goccia inseriti in accostamenti stratificati di texture.
Gli abiti di splendida manifattura tra tonalità pastello e colori accesi sono abbinati a lucidi stivaletti e aderentissimi cuissardes. Le pettinature sono raccolte e definite da semplici anelli.
Chanel installa un giardino paradisiaco atemporale presso Palais Royale, una misteriosa serra tropicale dove consistenti fiori origami 3D si dischiudono in modo meccanico all’arrivo del modello Bapstiste Giabiconi che da avvio con charme alla sfilata portando con sé un annaffiatoio Chanel.
La collezione è primaverile, ricercata e giovane; una fusione di elementi moderni uniti a quelli più classici e canonici della couture.
Il tweed, inteso come simbolo della Maison, è presente in diverse declinazioni, dai tailleurs classici dai colori vivaci e pastello a quelli rivisitati in un’ottica nuova che scopre la pancia con le gonne midi e lunghe portate basse e legate da sottili cinture. Tweed intrecciati di preziosi ricami terminano in frange e sono abbinati a materiali come taffetà, chiffon e seta, donando un’allure soft e chic caratteristica di tutta la collezione.
I dettagli scaturiscono da un minuzioso lavoro di laboratorio, dove la ricerca e la cura del particolare assumono un ruolo chiave. Decorazioni di cristalli e di brillanti fiori come la camelia sono applicati ovunque con creatività, dalle gonne, come in quella bianca del look di Kendall Jenner, ma anche su spalle, guanti, top oppure in vita e al termine delle pettinature.
Gli accessori sono cappelli a tesa larga ricoperti di tulle, berretti tricot con velette, lunghi e leggeri guanti e stivaletti neri di pelle.
Giorgio Armani Privè celebra dieci anni della propria linea couture incontrando con eleganza, grazia e serenità l’Oriente con le sue influenze Zen.
Il bambù è leitmotiv della collezione e si presenta in modo confidenziale nelle decorazioni di una quiete foresta per la passerella e sugli abiti in modo forte e delicato allo stesso tempo, con la finalità di evocare il ruolo della natura nella cultura femminile.
Purezza di linee, ricercatezza dei materiali e rigore sartoriale donano raffinata semplicità alla silhouette di una donna eterea.
Maniche a kimono, pieghe a origami e cinture obi sono abbinate ad ampi pantaloni e a lunghe gonne di seta e in chiffon con lievi plissettature.
Scintillanti ricami e applicazioni sopra trasparenze decorano in modo sofisticato i capi, dagli abiti per il giorno nei colori chiari a quelli più eleganti per la sera con le stampe di bambù e di foglie in tonalità che toccano le intense sfumature del cielo.
Gli accessori sono lunghi orecchini in resina dalle forme ovali e clutch cilindriche.
La collezione di Giambattista Valli è leggermente aristocratica e rappresenta una conversazione immaginaria tra due icone del passato, Coco Chanel e la rockstar Janis Joplin in un perfetto equilibrio di contrasto del bianco e nero.
Giacchine di tweed, tagli maschili e gonne sopra ai pantaloni convivono con elementi autenticamente femminili. Elaborazioni di velate trasparenze, sottili decorazioni di pizzo e di boccioli di rose, jacquard, colletti a gorgiera e maniche intarsiate sono presenti sopra tuniche disinvolte, sui microabiti oppure su vestiti lunghi stratificati in organza e tulle dalle gonne voluminose con cintura a fascia stretta, come il grintoso abito rosa del finale, indossato da Rihanna per i Grammy Awards.
Elie Saab prende ispirazione dal passato guardando le proprie radici famigliari dove da un elegante abito nero con tulipani della madre riaffiora un ideale di bellezza sospesa. Una collezione senza tempo romantica e femminile dedicata alle donne di Beirut dove spiccano forme a trapezio e a sirena, sovrapposizioni di tessuti multiple e leggere, ricami a forma di tulipani, brillanti decorazioni e focalizzazioni sulla piuma, elemento utilizzato dalla fine degli anni 60. La palette colori è tenue e delicata, avorio, pesca, cipria, grigio perla, lime e il nero per la sera.
Valentino chiude la rassegna dell’Haute Couture attraverso un tributo al mondo dell’amore, dove le deduzioni di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli prendono ispirazione dalla cultura folk russa, dai poetici versi di Shakespeare, dall’Inferno di Dante, dalle creazioni del celebre pittore Marc Chagall, ma anche dal mondo della musica.
Due lati rappresentano il sentimento d’amore, quello passionale e sensuale e quello puro e angelico che in entrambi i casi è capace di farci sognare e volare in universi senza confini.
Una preziosa collezione tutta da scoprire dove fili ricamati derivanti da storiche citazioni artistiche convivono fra abiti di velluto, corsetti rinascimentali e fantasie nostalgiche dal carattere folk in opposizione a quelle celestiali, di arcobaleno e di nuvole dei lunghi abiti in chiffon e tulle.
di Cristina Rizzi