Poeta, romanziere, linguista, giornalista. E, soprattutto, un intellettuale lungimirante e “scomodo” sulla cui morte aleggia ancora il mistero.
“P.P.P.-Un omaggio a Pier Paolo Pasolini” è questo il titolo della mostra gratuita e in esposizione fino al 4 novembre nello Spazio Espositivo all’ Auditorium Parco della Musica , in onore del poeta, romanziere, linguista, giornalista Pier Paolo Pasolini. L’ esposizione è stata ideata da Equa e prodotta dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma –Festival Internazionale del Film ed è stata realizzata grazie a Zètema Progetto Cultura. Dell’ illustre Pasolini viene ricordata la sua eccezionale versatilità culturale che lo condusse a osservare attentamente da più e approfonditi punti di vista la società. Egli critica la modernità, ne fa una puntuale analisi, analizza la società italiana dal Dopoguerra sino alla metà degli anni ’70, aspramente giudica la società dei costumi italiana che si stava delineando e non risparmiando mai parole e polemiche sul ’68. La rassegna composta da 11 schermi di proiezioni, sequenze d’ archivio, fotografie ed estratti dei suoi film (tra cui i 4 incipit di Accattore, Il Vangelo Secondo Matteo, Uccellacci e uccellini e il Fiore delle Mille e una notte) ripercorre la storia e gli ideali del cineasta. La mostra si articola in varie sezioni. Nella prima Angelo Novi presenta le foto di scena, le quali rappresentano la visione dell’ Italia da parte di Pasolini, spaziando dalla capitale di Mamma Roma (1962) alla Milano industriale e di periferia di Teorema (1968).
La seconda sezione è costituita dai ritratti fatti allo stesso Pasolini, fotografato da famosi come Novi, Villa e Dondero. Infine i due Premi Oscar Francesca lo Schiavo e Dante Ferretti hanno realizzato una speciale installazione, una grande stanza, una gransissima macchina da scrivere in posizione centrale e tantissimi fogli sfuggenti dattilografati accompagnati da 11 maxi schermi attaccati alle pareti. Per comprendere la preveggenza del grandissimo artista e assaporare a fondo l’ emozione attualissima che ci suscita ci si può soffermare, una volta entrati nella mostra, di fronte al secondo schermo sulla destra che espone alcune interviste proprio a Pasolini. La sua minuziosa e alle volte impertinente critica alla realtà della sua epoca risulta uno specchio impeccabile di essa, ma ci fa comprendere quanto sia attuale anche se applicata ai giorni nostri. Una personalità di spicco che aveva saputo andare ‘’oltre’’.
Zoe Polizzi