Tre milioni di dischi venduti, una discografia che abbraccia arie classiche e successi dei Metallica suonati con la stessa intensità e con la stessa passione dai suoi violini Stradivari e Guadagnini. Un talento puro e tecnicamente eccezionale, cui si accompagna alla perfezione l’immagine di una vera rockstar. David Garrett, star mondiale del violino, si è esibito mercoledì il 2 settembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano, per la prima data italiana del suo nuovo tour, che lo porterà nuovamente sui palchi più prestigiosi del pianeta.
Una divertente maglietta viola (il colore più temuto nei teatri!), i capelli biondi raccolti in una coda, anfibi e jeans strappati al punto giusto. Con quell’aria spensierata del tutto opposta al rigore e alla disciplina della musica classica, David Garrett fa il suo ingresso nella platea del teatro con una standing ovation, interpretando il suo famoso brano di “He’s a Pirate”, tratta dalla soundtrack del film “Pirati dei Caraibi”. Il “violinista del diavolo”, dal titolo del film in cui interpreta il leggendario Niccolò Paganini, non concede tregua alle corde del suo strumento, da cui escono le note di “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana, “Fuel” dei Metallica e “Smooth Criminal” di Jacko, ma anche di grandi capolavori della musica classica come il Lacrymosa di Mozart. Figlio della musica classica e adottato dal rock più puro, David Garrett non ha paura di sperimentare insieme alla sua band, lanciandosi in pezzi decisamente inaspettati e insoliti, tra cui spicca la versione dance di una melodia tradizionale russa.
L’entusiasmo e l’emozione del pubblico sono pari a quello di un concerto rock, tanto che è lo stesso chitarrista a invitare tutti a cantare, accompagnando David Garrett sulle note di “Born in the Usa” del Boss e di “Livin’ on a Prayer” dei Bon Jovi, suonata con una passione tale da provocare ben più di un brivido in platea e nelle gallerie. Brividi di un pubblico in autentico delirio quando dal violino escono le note, impossibili da dimenticare, dei Queen; “We will rock you” e ancora di più “We are the champions” trasformano il teatro in uno stadio, fatto di persone di ogni età – dai bambini ai nonni – che sperimentano, chi per la prima volta, chi per l’ennesima, la magia del rock. E la magia del rock non si indebolisce neanche di fronte alla musica classica, il primo grande amore di David Garrett che, dal palco, insieme alla sua band sta facendo innamorare qualche migliaio di persone del Requiem di Giuseppe Verdi, della V Sinfonia di Beethoven e dei Carmina Burana, di cui David Garrett esegue la famosa O Fortuna.
“Vogliamo che vi divertiate stasera. Milano, divertiamoci stasera!”: e il pubblico obbedisce, lasciandosi travolgere dall’allegria de “La Bamba” dei Los Lobos. Dal rock alla musica classica, dalla classica ai ritmi latineggianti dei Gipsy Kings, fino al pop dei Coldplay. Tratta da “Music”, la versione di David Garrett di “Viva la Vida” sembra trasformarsi in un inno alla gioia e all’amore per la musica, tanta è la felicità che dal palco arriva al pubblico, che risponde con una nuova e scrosciante cascata di applausi e complimenti. E non si può non ringraziare questo gruppo di talenti per aver dato a “Wrecking Ball” di Miley Cirus una nuova vita, fatta di archi e pianoforti. Due ore di concerto volano via in un attimo, tra chiacchiere con il pubblico, una magnifica versione di “Your Song” di Sir Elton suonata a una fortunatissima prescelta tra il pubblico e portata sul palco, mani consumate dagli applausi, tanta ottima musica e una versione esplosiva di “Master of Puppets” dei Metallica a chiudere definitivamente la tappa milanese del tour di David Garrett.
Bisogna proprio dirlo: violin rocks!
di Martina Porzio