Sarà forse un caso che le top model più lanciate, di ieri come di oggi, provengano tutte dal paese del thè delle cinque? Kate Moss, Cara Delevingne, Georgia May Jagger vi dicono nulla? Un DNA inconfondibile quello di stampo british in grado di mixare il grunge con un allure di perbenismo bon ton degno della regina.
Il mirino del panorama internazionale resta puntato sulla London Fashion Week a caccia delle tendenze della stagione fredda. Due sono le anime bristish da tenere bene in mente. Il neo minimal con pochi toni, tagli clean decisamente sartoriali, spaziando fino all’eccesso barocco in cui i broccati sono talmente luminosi da brillare come pietre preziose. Linee pulite e geometrie ricercate per Christopher Kane e Mary Katrantzou. Coloratissimi eccessi con fiori e fantasie tapestry e paisley per Burberry Prorsum e Matthew Williamson. La collezione firmata Mary Katrantzou propone gonne lunghe in stile Belle Epoque.
Non mancano la pelliccia e gli inserti in plastica. Una collezione all’avanguardia che strizza l’occhio allo stile del passato, ma ritorna con i piedi ben saldi sulla contemporaneità. Cavalca l’onda dello stile bohèmien anche Matthew Williamson che si riscopre astrologo portando una collezione di moda donna ispirata ai dodici segni dello Zodiaco. Proprio nell’anno in cui al cinema sono tornati i Cavalieri dello Zodiaco, ecco che il designer propone il suo stile dedicato proprio ai segni dell’oroscopo. Camoscio e frange, applicazioni dallo spirito bizantino, la donna di Christopher Bailey, direttore creativo di Burberry, ha carattere e sa quello che vuole, a partire dal guardaroba composto da abiti stampati dai richiami afro. Abiti-ninfee in un tourbillon di balze, fantasie meticce e tessuti shabby, vaporosi come nuvole.
Una vera e propria mosaic parade, un melting pop che tappezza ogni look con tessere geometriche e spicchi di colore. Un inno alla spensieratezza in nome del movimento hippie in cui è il velluto ad essere il vero protagonista. Cappotti molto lunghi, pantaloni larghi e con un taglio maschile, tailleur e camicie morbide: è questa l’Inghilterra che vogliamo! Paul Smith scova e rilancia il meglio degli anni ’70. La flanella accompagna la seta, la giacca viene proposta nella variante corta nei completi e ancora senza maniche con cuciture a vista da indossare come un montone-gilet. Mou mon amour. Abiti e cappotti dai toni cremosi: dal cammello al crema. MM6 Maison Margiela si è convertito alla London Fashion Week a discapito di quella a stelle e strisce e le innovazioni non mancano. Finalmente lo scozzese sbarca in città e colora mini skirt e cappotti over. Il colore gioca d’astuzia e si rinnova tra scacchi sopra le righe e cruciverba fuori dagli schemi.
Di Giovanna Riccomi