A Montreal è stato da poco inaugurato un innovativo Concept Restaurant che introduce la propria clientela nel maestoso mondo dell’arte, servendo la creatività direttamente in tavola. L’esperienza che si vive in un ambiente – un tempo minimal – che unisce il progetto di una galleria d’arte al classico percorso degustativo, ha come risultato Etre avec toi (E-a-t).
Da Etre avec toi opere d’arte si trasformano in veri e propri arredi e il personale, oltre a servire ottimi piatti, riveste il ruolo di mediatore artistico, rispondendo a tutte le curiosità non solo culinarie ma anche coreografiche dei visitatori/commensali. L’architettura fine a se stessa passa in secondo piano per donare spazio ad una grande elaborazione di murales in tipico stile street art sulle pareti e sculture, dipinti, installazioni, eventi. Il tutto mediante una mostra in costante evoluzione.
Questo spettacolo a tutto tondo nasce da una collaborazione che coinvolge diversi Brand: a partire dall’Hotel W Montreal, che ha fornito la Location offrendo gli spazi al piano terra della propria struttura, seguendo con MassivArt, agenzia creativa che si è occupata delle opere esposte e degli allestimenti in veste di associazione che lavora per unire arte e spazi espositivi rendendoli di facile accesso al vasto pubblico ed infine BPC Society e Sid Lee Architecture hanno esteso il progetto nel settore della ristorazione e del contract, ponendo come obbiettivo l’innovazione del concetto di ospitalità.
Rilevante importanza è da attribuire anche ai Resident Chef del ristorante, Alan Ashkinaze e Sebastien Giannini che, dall’alto della loro consolidata carriera, propongono un viaggio nel sapore da condividere – come preannuncia il nome stesso del locale – fatto di buon cibo, dal pesce alla carne, buon vino selezionato proveniente da tutto il mondo e cocktails alternativi che si sposano amorevolmente con il contesto creativo per un’esperienza sensoriale a 360°. L’ambiente caldo ed accogliente ospita con eleganza e originalità i commensali in un momento di celebrazione dell’arte, rendendo finalmente quest’ultima alla portata di tutti.
di Silvia Fabris